giovedì 20 dicembre 2012







LISTA DEI REGALI DI SANTA KLAUS :  L' ELENCO DEI CATTIVI

UN GANCIO per il presidente siriano Bashar, perchè è lì che in genere si appendono i maiali.

UN VIBRATORE al Prof.Ratzinger , perchè l'età è quella che è, l'aspetto è flaccido e il volto già laido di suo porta i segni degli anni e del vizio, quindi a un aitante e ancor giovane Segretario Particolare - ancorchè lautamente stipendiato - non si può chiedere più di tanto.

UNA PENSIONE MINIMA alla Prof.sa Fornero, da tagliare ulteriormente perchè lo Stato ha già fatto tanto per lei e non si può essere, diciamolo in Italiano, schizzinosi.

UNO SCOPERTO IN BANCA al Prof.Monti, in modo da ricordargli che non è il caso di difendere chi la Crisi l'ha causata e la sfrutta quotidianamente preferendo avere debitori anzichè correntisti, e da fargli presente il recapito a cui il futuro Governo dovrebbe chiedere il conto.

UNA BIBBIA alla sig.ra Bindi, col segnalibro sulla pagina del Vangelo dove Cristo definisce affettuosamente quelli come come lei "sepolcri imbiancati". Ed ella, suvvia, sa benissimo perchè.

UNO SPECCHIO all'Innominabile di Arcore, perchè è l'unica cosa con la quale riesce a comunicare , e con un pò di fortuna gli farà capire che oltre un certo punto esiste solo il ridicolo.

META' CALZA ai seguenti onorevoli: Lupi, Capezzone, Cicchitto, Bondi, Schifani, Brambilla, Santanchè,Gasparri,Larussa,Carfagna,Giovanardi etc., in modo da sentirsi meno soli ora che la festa è finita e torneranno ad essere quello che erano prima del 1994.

UNA PISTOLA con un solo colpo in canna al vetrice dell'NRA, che in America insiste a imporre la vendita libera di armi a ragazzini, adulti fanatici e squilibrati assortiti che ogni tanto entrano in un ufficio, una scuola, una chiesa, un supermercato, un ospedale, dovunque tranne che nelle ville dei signori dell'NRA, e fanno una strage.

UN PALLOTTOLIERE agli uomini di Mafia, Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita: per contare i giorni che gli restano, perchè nel loro ramo anche i boss raramente vanno in pensione.

UN PAIO DI PALLE non solo natalizie a tutti gli operai il cui obiettivo è mandare le figlie a velinare a Mediaset e piazzare i maschi in un club di calcio anche solo in serie B per mantenere la famiglia. Se le palle le spremono magari si ricorderanno dei loro padri che andavano in piazza a imporre i loro diritti,dormivano nelle fabbriche occupate e si sono fatti un culo così per crescere dei cafoni ignoranti che sognano di diventare come i loro padroni.

UNO SPILLO A TESTA ai palloni gonfiati come Alain Elkann e suo figlio Lapo che fa sembrare normale il padre, a Briatore e la Christillin e alla Marcegaglia e a tutti questi riccastri senza nessuna qualità, che stanno all'economia come le cimici alle lenzuola e passano sulla vita come il falso champagne nei vernissage, pieno di bollicine e con un retrogusto rancido.

IL DIARIO DI ANNA FRANK alla signora Merkel, giusto come un memo delle vittime che ancora aspettano i risarcimenti di una guerra voluta da un Paese oggi così fiscale sui debiti degli altri.

IL MIO DIARIO degli ultimi 12 anni ad Arcigay, per rendersi conto che le peggiori offese, cattiverie, insulti,maldicenze, insinuazioni,discriminazioni ed emarginazioni sono quelle perpetrate da gay contro altri gay all'interno degli ambienti gay: e che se vogliono trovare i veri omofobi si cerchino in casa, perchè a convincersi di essere la soluzione, a volte finisci per diventare il problema.

LA LISTA DEI CATTIVI sembra lunga, ma è solo vistosa a confronto di quella sterminata e invisibile di tutte le persone umili, oneste e gentili alle quali forse il mondo continuerà a non  regalare niente, ma che oggi e sempre avranno la mia stima, il mio rispetto e l'orgoglio di fare parte di una razza che grazie a quelli come loro ha ancora una speranza.

In Fede,
Janisch





mercoledì 12 dicembre 2012


                                                             Jack Kerouac, 1922-1969

FINO ALLA FINE DEL MONDO

Adrian Kovalsky era mio amico.
Non faceva politica, non raccoglieva fondi per gli alluvionati, non andava al culto la Domenica. Gli piacevano le donne, specie brune con la terza di tette, e la birra ambrata, ma poteva fare a meno sicuramente delle une, e credo persino dell'altra. Ma c'erano altre due cose che per lui erano sinonimo della vita stessa : due cose sole fatte l'una per l'altra, e lui era fatto per il loro incontro.
Le auto e la strada. Kovalsky era un autista, e dovunque ci fosse una strada - asfaltata, sterrata o poco più che un sentiero largo due metri - lui ci avrebbe portato la sua auto. Intendiamoci... Adrian sapeva guidare qualsiasi mezzo costruito dall'uomo con un motore: dal carretto asmatico dello spazzino a un autosnodato da
25 metri, da un carro armato a una gru, se lo mettevi dietro un volante lui lo teneva come Paganini teneva il suo violino, e di ogni percorso faceva una sinfonia. Per questo credo che fosse un artista, anche se a dirglielo lui mi avrebbe riso in faccia.
"Quella fighetta di Allen è un artista. Quello che il mese scorso ululava alla Luna dopo la sesta canna , quando ho portato un pacco d'erba in New Jersey alla sua cazzo di festa di laurea. In quello schifo di locale erano tutti artisti o quasi, e a nessuno di loro avrei lasciato in mano neanche l'ultima delle Ford ai suoi ultimi dieci kilometri.
Johnny Cash è un artista, e un signor bevitore! La volta che ho seminato la Polizia sulla 49 dopo che lui aveva spaccato il parabrezza a una volante con una chitarra, su di un tratto montano che avrebbe fatto vomitare zolfo al Diavolo, lui non ha mai smesso il suo litro di Jack Daniels fino a che la bottiglia è volata vuota dal finestrino.
E il signor Bogart è un artista, quello sì...quando l'ho portato a Philadelphia per una prima, per tre ore e mezza ininterrotte mi ha letto "Moby Dick", e ad auto ferma davanti al cinema ha fatto aspettare tutti in sala per finirmi la storia. 
Io? io sono solo Kovalsky. Sono quello che ti fa arrivare al treno prima che parta, e che se lui parte in anticipo ti tira fino alla stazione d'arrivo prima che ci entri il suddetto treno.
E se vuoi vedere un'opera d'arte, guarda la mia Pontiac verde del '57 , perchè Dio mi è testimone, non c'è e non ci sarà mai sulla Terra un'altra come lei. Amen."
Questo era Adrian, per gli amici e per chiunque abbastanza pazzo per salire su quattro ruote con lui alla guida - se tra quello e sbarcare sulla Luna dovessi mai dimenticare un'esperienza, avresti scordato la Luna.
Se togli il rischio costante di un infarto, in quindici anni su e giù per tutte le strade di un'America dimenticata,
non ha mai non dico toccato, ma neanche sfiorato le lamiere di un'altra auto o un ostacolo fisso di qualsiasi tipo: perchè lui era un mago, la strada si piegava e si torceva per lui, i guard-rail si spostavano sentendolo arrivare e i semafori si spegnevano in segno di omaggio.  Le leggi della fisica facevano spallucce, perchè la forza di un amore vero passa oltre tutte le regole, e si arresta solo davanti al risultato, che per lui era portarti
al tuo destino un minuto prima di quanto sarebbe stato necessario. Adrian inseguiva i ddestini degli altri, perchè non credo che ne avesse uno suo. In fondo, dove vanno le strade? Se le prolunghi abbastanza, vanno tutte fino alla fine del mondo.

Janisch





giovedì 6 dicembre 2012






L A  G R A N D E  D I F F E R E N Z A

L'avrete già sentito, ma ciascuno di noi è diverso dagli altri per vari aspetti: per razza o religione, sessualità e idea politica, tradizioni culturali.
Far parte di una minoranza non è che obblighi a rispettare tutte le altre: può darsi che un nero comunista di fede islamica e un ebreo maschilista di destra non abbiano niente da dirsi, e magari si avvalgano del loro sacro diritto a spintonarsi dando delle troie alle rispettive madri... ma quando magari passa un ambientalista
luterano e omosessuale, si uniranno a dargli contro - mentre lui avrà appena finito di rigare l'auto di un fascista cattolico con la targa slovena.
E qui sta tutto il punto. Se ci scomponiamo in tutti i dettagli che ci definiscono, non troviamo più una maggioranza di alcun genere, perchè alla fine scompare la funzione della nostra identità.
Nel nome dell'identità si fanno le Crociate e ci si chiude in ghetti da cui si guarda agli con diffidenza e con rancore, senza pensare ai motivi che possono avere gli altri per guardarti allo stesso modo...in nome dell'identità si alzano muri che circondano tratti sempre più piccoli della nostra anima.
E nessuno si accorge di essere diverso anche da se stesso, perchè nel tempo le cose cambiano, e cambiano noi.
La nostra civiltà si eretta intorno una bolla, immaginandosi oltre il cambiamento, e regredendo così all'infanzia - dato che è il bambino, di solito, a pensare che ignorando un problema questo smetta di esistere. Ti tiri le lenzuola sul viso e il coccodrillo nel buio non ti può più mangiare, e con il giorno la tua cameretta sarà di nuovo uguale e rassicurante come prima.
Ma quando l'infanzia finisce e al buio della nuova vita adulta trovi la solitudine e da disoccupazion , i genitori che invecchiano e la fine dei tuoi amori, accendere la luce non serve più a niente: anzi, la vorresti spegnere e riavere indietro quel coccodrillo immaginario che ora ti manca tanto.
Ma il tempo esiste ed è parte di noi quanto noi siamo parte di lui. E' la Grande Differenza: accettare il suo mistero, per cui tutti siamo già morti cambiando così tante volte in una vita, vuol dire rinunciare alla cameretta dell'Identità in cui ci siamo chiusi per paura di immaginare un'alternativa.
L'alternativa è questa: voi siete liberi.
La libertà è tutto cioò che una persona può essere.
Posso credere a tutti gli Dèi che saranno disposti ad amarmi, perchè di amore c'è sempre bisogno.
Amerò chiunque mi desideri così come sono, dell'uno e dell'altro sesso, perchè purtroppo di sessi ce ne sono soltanto due.
E voterò per chiunque farà la cosa giusta per la mia coscienza.
Solo non appartenendo a nulla potrò appartenere a me stesso, e solo così potrò far dono di me a chi deciderà di volermi. Perchè solo chi è libero ama davvero, e solo l'amore rende davvero liberi.

da GRAZIE DI TUTTO, MISS WEST

J.

martedì 27 novembre 2012







ENTRY 0065  :   27.11.12

U N  M O M E N T O  N E L  T E M P O

La Guerra non è tutto ciò che esiste.
C'era prima di noi e dopo di noi continuerà, ma ci sono spazi al suo interno dove non ha sostanza.
Ogni attimo è uno sparo, ma tra due spari vi è il silenzio.
Oggi per caso sono entrato dentro un attimo di silenzio.
Una svolta dopo l'altra di lievi deviazioni dalla mappa dei tragitti abituali, e mi sono trovato in un viale che
passa lungo il fiume e scende con lui sino al ponte di Sassi.
Intorno a me si svolgeva un corridoio di forme e colori in continuo mutamento, un Mosaico d'Autunno le
cui meraviglie ambrate, ruggini, ocra, dorate, verde pastello si confondevano nella pioggia sullo schermo del
parabrezza, per ricomporsi a ogni passaggio del tergicristallo.
E ho pensato a quei giorni descritti dagli scrittori di guerra, giorni come il Natale, in cui per la durata della ricorrenza le ostilità venivano sospese...e sulle trincee calava un silenzio assopito, e dalla nebbia uscivano
fantasmi in divisa senza le armi, e si offrivano sigarette scambiando le poche parole conosciute nella lingua del nemico... di dove sei, sposato, i miei figli, casa... le foto spiegazzate in bianco e nero tolte da una tasca come il più più prezioso dei tesori...e poi il ritorno alle postazioni e ai mortai, allontanandosi gli uni dando le spalle agli altri e lasciando nella neve o sulla brina impronte fragili come la vita degli uomini.
Il tempo non è una linea: o non soltanto. Possiamo guardarlo in laterale, ampliarlo e svolgerlo come una pellicola traslucida e dipingere sul suo corpo fluido le nostre memorie, dare le nostre lacrime a questa pioggia incessante ed eterna di attimi, e trasformarle in storie : le storie hanno una vita loro, come figli che popoleranno un mondo di sogni e di ricordi , e sbiadiranno molto più lentamente di noi.
Gli attimi sono nostri, e queste sono le nostre storie. Belle o tristi , lunghe o brevi che siano, ma sono parte di noi : e non hanno fine. Il silenzio tra uno sparo e quello successivo può contenere la pace, e da quell'attimo può fluire nella nostra coscienza, accompagnandoci sul campo di battaglia in attesa di essere condiviso con un nemico che non avrà nulla di verso da noi. La nostra foto, spiegazzata e in bianco nero, di ciò che abbiamo di meglio da offrire di noi all'Eternità... pace, comprensione, amore.

Janisch

giovedì 15 novembre 2012





ENTRY 0064 : 14.11.12
LA VERITA' E' UNA BALENA BIANCA

La Verità è una balena bianca che ciascuno fa finta di non vedere per non essere emarginato, preso di mira, guardato come un pazzo. eppure, la vita con Moby Dick è un'esperienza quotidiana che ciascuno fa e che
ad un certo punto non sfiora, sfonda il limite del ridicolo: perchè anche l'omertà non cancella l'effetto grot-
tesco di sapere senza poter dire.
Facciamo una rassegna di Verità Invisibili di libero accesso a tutti.

1. La Mafia governa buona parte delle regioni d'Italia, e da un punto di vista di tenuta ed efficienza lo fa persino meglio dello stato.
2. Il Governo Monti fa quel che quel rospo borioso di Marchionne è pagato per fare alla FIAT: tagliare e liquidare alla faccia del benessere dei lavoratori, per evitare che la cosche delle BANCHE paghi il conto
della cataclismica crisi mondiale che loro stesse hanno causato.
3. Il Papa è il gay con la massima visibilità mondiale, e governa una dittatura che si oppone ai diritti delle coppie di fatto perchè il divieto è il solo strumento con cui può governare un mondo trasversale fatto di preti per il 50% omosessuali e per il 50% di eterosessuali sull'orlo di una crisi di nervi.
4. L'Undici Settembre la CIA ha permesso una strage di cui sapeva da mesi per dare un pretesto per la Guerra del Golfo, che ha abbattuto con l'Iraq il primo concorrente dell'Arabia Saudita nel mercato del petrolio creando un giro d'affari enorme a vantaggio degli speculatori americani e della famiglia Bush per prima.
5. Forza Italia non è stata un'idea di Berlusconi ma un'imposizione delle cosche siciliane come pagamento di debiti pregressi e come condizione per impedire che con il vuoto di potere creato dal crollo di PSI e DC i magistrati trovassero un governo che li appoggiasse in un attacco definitivo al crimine organizzato.
6.Le multinazionali sono responsabili di crimini contro l'umanità che fanno sembrare il Nazismo un circolo
operaio: a) hanno insabbiato per 50 anni le prove della correlazione tra fumo e cancro, b) nascondono da decenni i brevetti di realtà alternative al motore a scoppio che da un secolo sta avvelenando l'unica atmosfera che abbiamo  c) hanno creato,sperimentato e diffuso virus letali per venderne le cure o i vaccini: SARS, aviaria,ceppi mutati d'influenza e il più illustre di tutti e capostipite, l' HIV.
7.La TAV è un'inutile buffonata voluta a forza per coprite appalti truccati,riciclaggi e consorterie corrotte alla faccia dell'ambiente,della salute delle popolazioni interessate (immani disastri sono stati occultati nelle campagne di Lazio e Toscana, e da 15 anni petizioni firmate da un centinaio di membri dell'Ordine dei Medici hanno attestato l'alto rischio in Val di Susa). In compenso migliaia di pendolari viaggiano ogni mattino tra Torino e Milano su carri bestiame che potrebbero essere sostituiti e resi umani col 20% di quanto costerebbe la tratta Milano-Parigi, oggi semideserta malgrado GIA' molto rapida (5 ore Torino-Parigi),ma necessaria a far risparmire mezz'ora al manager cocainomane che ha 3 riunione da sbrigare in 12 ore.
8.Ogni volta che vedo un nuovo grattacielo so che dietro ci sono un politico corrotto,un architetto imbucato e strapagato,un'azienda corrutrice e spesso in affari con le Mafie locali ed esotiche e varie agenzie stampa foraggiati per convincere i fessi che è nel loro interesse avere una città che somiglia sempre più a un cimitero con le lapidi più alte possibili.
9. Michael Jackson era un povero grullo che tra tutte le devastanti operazioni estetiche cui si è sottoposto non ha pensato di fare l'unica che lo avrebbe reso felice, darci un taglio e sparire per trascorrere il resto dei suoi giorni sereni come cassiera in un WAL-MART della provincia del Midwest.
10.Breve elenco di capi illustri abbattuti dalla CIA: John F.Kennedy, la sua amante Marylin Monroe,
il fratello senatore Robert, Salvador Allende, il presidente dell'ENI Enrico Mattei, il segretario della DC Aldo Moro e virtualmente tutte le vittime dell' 11/9.

Se vi viene in mente qualcos'altro aggiungetelo in coda: la Balena è così grande che dentro ci stanno tutti i Pinnocchio del mondo.

J.







lunedì 12 novembre 2012

ENTRY 0063 - 03.11.12

PRIMA DI ESSERE UN UOMO

La Guerra Invisibile ha segni che passano quasi sempre inosservati, tra un attimo e un altro della vita quotidiana. Dovete imparare a farci caso, se volete difendervi e, nel caso, contrattaccare.
Una delle regole della guerra è, da sempre, dividere il nemico per averne ragione con minor sforzo.
Vi farò un esempio.
Per qualche settimana  ho cercato un paio di stivali da uomo, per sostituire quelli che dopo un pò l'uso sconsiderato del pedale della frizione hanno logorato sul lato esterno del sinistro.  Cosa apparentemente
banale, non fosse che dagli anni del Liceo io calzo d'abitudine stivali di tipo texano, allora molto diffusi.
Ho cercato dovunque, dai supermarket specializzati ai banchi del mercato dove di solito trovate le novità dell'anno prima: niente. Ho cercato in Svizzera, dove ho trascorso alcuni giorni per il ponte di Halloween
(i Santi nei Paesi che credono di essere cattolici): ancora niente. Dunque il problema non è locale.
Di qui NON parte un'ovvia tirata sul fatto che l'industria decide a priori come dovete vestirvi (ricordo una
mia ricerca assurta a barzelletta circa 20 anni fa, quando mi fu impossibile procurarmi un banale cardigan,
solo di colore verde).
Perchè il "fatto" è più ampio e inquietante: gli stessi spazi dove NON trovavo l'articolo fantasma, mi offrivano
foreste sterminate di stivali di ogni foggia e colore diverso, sino alle forme più pacchiane da prostituta slava
degli Anni '70, ma per DONNA. Le tre scelte in croce offerte agli uomini erano i ridicoli stivali tagliati bassi
(tecnicamente "borzacchini") la cui esistenza è un mistero buffo, e i trattori neri squadrati con fibbie a cui si può ormeggiare una nave, e che può indossare solo il figlio di un commercialista per completare i jeans sdruciti con cui entra al Centro Sociale occupato da altri figli di commercialisti,medici e gionalisti - tutti in divisa di ordinanza da ergastolano bulgaro.
Quindi, segnatevelo così non vi passa di mente: il sistema, che oggi si chiama Mercato e in nome del quale i sacerdoti al governo sacrificano le pensioni minime e i diritti dei lavoratori, non decide solo come ci vestiamo:
decide che cosa DOBBIAMO ESSERE.
La donna, per ripagarla di una posizione sociale inferiore e della sfiga di dover sia lavorare fuori casa che tornare a fare la massaia,l'amministratrice domestica,la balia, la badante e l'odalisca in lingerie, viene omag-
giata di un immenso spazio privato dove può sfogarsi in modo socialmente innocuo truccandosi, cambiando  d'abito e pettinatura,colore dei capelli,taglia dei seni,delle labbra e del cervello possibilmente al servizio del penoso immaginario erotico maschile (che sta alla fantasia come un campo di patate sta all'agricoltura).
L'uomo, invece, è relegato al ruolo del bue che lavora, porta a lavare l'auto, muggisce a letto una volta o due al mese e schiatta tre mesi dopo la pensione (o tre mesi prima): e si veste in modo equivalente, in giacca grigia e camicia blu con scarpe Clarke  se è un impiegato, in giubbone nero e polo antracite con scarpe Clarke se è un operaio, per ricordargli che i suoi pensieri devono accordarsi alla povertà del suo armadio...
un breve elenco di 2-3 capi, calcio-vagina-motori e via andare, con poche varianti (bricolage, perchè il lavoro manuale si apprezza e fa risparmiare, e il computer che ha sostituito i motori che ormai si possono
permettere solo al Club Billionaire).
Questi sono i proiettili della Guerra Invisibile, che trasformano le persone in categorie, e mettono le vittime le une contro le altre, infettandole con l'idea che le categorie siano reali: mentre sono solo armi per fare di voi
dei pupazzi, Barbie e Big Jim da svendita in mano a chi ride di voi dietro una scrivania, con la faccia da schiaffi di un Briatore o di un Lapo Elkann, completamente libero di giocare con un mondo tutto per lui.

Janisch



mercoledì 17 ottobre 2012




ENTRY 0062 - 18.10.12
 MALDESTRO COPIA/INCOLLA PROMOZIONALE
 DA ROMANZO USCITA OGGI STOP.


5  Febbraio.

- Sono morto - dissi tra me, osservando il traffico in fondo alla discesa , oltre lo schermo del parabrezza rigato di pioggia.

venerdì 12 ottobre 2012






ENTRY 0061 - 10.10.12
I  B U O N I  E  I  C A T T I V I

Ricordate il gessetto la cui punta alla lavagna tracciava una linea invisibile attraverso la classe, dividendo i BUONI dai CATTIVI?
Era un'arma potente , anche se arbitraria, che metteva ciascuno di fronte alle proprie azioni: uno specchio in bianco e nero che con conosceva quelle xxxxx di sfumature di grigio.
Oggi, che siamo ancora più divisi da noi stessi e nell'imbroglio di attività in cui siamo ogni giorno coinvolti perdiamo unità d'azione e coerenza,  fatichiamo a riconoscerci nei nostri var comportamenti.
Serve un altro gessetto, che faccia ciò che la Signora Maestra ha smesso da tanti anni di fare: allineare da una parte o dall'altra gli esiti della nostra coscienza.

Ecco, allora, una prima lista dei Buoni e dei Cattivi in data 10.10.2012 (quanto tempo,ragazzi....!).

BUONI
I volontari della Chiesa evangelica che raccolgono vestiti per chi non se li può permettere, specie d'inverno,
radunano alimentari dai supermercati che donano parte delle loro scorte, poi li confezionano i li distribuisco-
no ai tanti invisibili così poco chic che sopravvivono a stento nelle nostre belle città, procurano materassi a
chi altrimenti dormirebbe su degli stracci buttati su un pavimento... e alla fine di tutto questo, neanche prendono l'8 per mille dalle nostre dichiarazioni dei redditi.

CATTIVI
I deficienti che propongono la decrescita felice dai loro felici impieghi pubblici, dai loro felici appartamenti
in zona centrale, coi loro felici SUV tenuti in garage per quando nessuno guarda, i loro infelici figli strizzati
da corsi di creatività infantile e costose lezioni di yoga-nuoto-pallacorda,e se invece di sparare ravate portassero i loro cxxi a zappare per crescere frutta e verdura per chi ha fame saremmo un pò più felici tutti quanti. A REGISTRO: Pallante, Latouche.

BUONI
I magistrati e gli amministratori onesti che ogni giorno rischiano facendo il loro lavoro per mantenere pulite
regioni insozzate dalle Mafie, gli imprenditori onesti che denunciano la corruzione del comparto pubblico e subiscono la concorrenza delle imprese colluse con le Mafie, i poliziotti onesti trattati come infami e dileggiati dal sottobosco sociale che si alimenta delle Mafie, i preti che lavorano per dare spazi sani al  recupero  dei ragazzi strappati alle Mafie.

CATTIVI
Gli ignobili manager residenti in paradisi fiscali che inveiscono contro i Sindacati e taglieggiano i loro governi,
per allargare i dividenti di azionisti parassiti di aziende decomposte come la FIAT, i padroni del vapore che delocalizzano creando disoccupazione e disperazione nei loro paesi per andare a sfruttare in modo osceno
i lavoratori delle aree povere, i finanzieri che chiedono alla Casa Bianca di portare la guerra in Iran per coprire la voragine di una crisi creata dall'idiozia delle loro speculazioni sfrenate - che oltre a denotare una
incompetenza assoluta hanno anche devastato la parte produttiva della loro stessa economia - , i prelati con la faccia da pedofili che ti chiedono donazioni per i poveri quando la loro Chiesa ha conti e titoli a decine di zeri e in cinque giorni di tournee del Papa brucia risorse che avrebbero sfamato per un anno migliaia di bambini del Darfour. A REGISTRO: Marchionne,Agnelli,Murdock,Romney,Bertone&Bagnasco.

BUONI
Tutte le persone normali - Pasolini diceva che "normale" è ciò che la maggioranza fa,dice e pensa in una data società in un dato momento storico - che vivono e se ci riescono lavorano senza rubare niente a nessuno, senza usare il prossimo come lo sfondo opaco delle loro esigenze e paranoie, senza sfogare le loro ansie &
frustrazioni su figli,compagni e semplici conoscenti, senza pensare di essere le uniche che siano mai nate e cresciute in questo splendido e sfigato pianeta di una stellina di periferia,  in una galassia di second'ordine che vista di taglio viene chiamata Via Lattea.

CATTIVI
Gli adolescenti a vita che credono che assimilare ogni spazzatura che la fantasia del mercato spaccia per progresso li manterrà giovani (mentre diventeranno dei vecchi cretini, anzichè dei vecchi e basta), quelli che si  vendono per aperti e alternativi e poi diventano di colpo tradizionali quando la diversità li tocca di persona
(figli o compagni gay/bisex, amici sieropositivi o tossicodipendenti e via dicendo) - perchè la tradizione è il
miglior rifugio dei codardi di ogni specie -, quelli che invece la diversità se la vivono per forza ma la nascon-
dono per paura e/o convenienza, perpetuando ogni tipo di pregiudizio, salvo mettersi discreti in seconda fila
quando c'è da riscuotere diritti civili, quelli che credono che scambiando opinioni con altri rincoglioniti su un forum online sostituisca il dovere di portare il culo in piazza a manifestare per una società più giusta, come se la società ingiusta si spaventasse oh così tanto dei loro post indignati da revocare leggi-truffa, mandare a casa i corrotti e sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori. Continuate a sognare, fessi.

Ora scusate, finito il post devo andare a distribuire pacchi di sussistenza per i poveri e a organizzare una giornata per l'adozione a distanza coi Valdesi, quindi scusate se non ho il tempo di sentirmi in colpa per tutto quel che ancora non faccio.

E voi, cos'avete fatto di recente?

Scegliete la vostra colonna.

Janisch




lunedì 1 ottobre 2012






ENTRY 060 - 01.10.12
I L  F A S C I S M O  D E L  S I L E N Z I O

La consegna del silenzio è una delle ultime armi di distruzione di massa dell'intelligenza escogitata dagli strateghi della guerra Invisibile.
Il principio è molto semplice e risale ai tempi antichi: divide et impera. Il popolo è indeterminato e quindi
incontrollabile; al potere fa paura.
Quindi meglio suddividerlo in una pluralità di minoranze basate su criteri di distinzione netti, e tenerle più possibile ciascuna a parte dalle altre, creando un codice di diffidenza e cortesia che impedisca il dialogo, e
quindi sia la possibilità di contrasti che quella del superamento dei contrasti che potrebbe anche portare all'Unione. Il Potere prospera nella divisione, vacilla davanti all'Unione.
Nasce così la retorica della "correttezza politica", in nome della quale le differenze non si possono più rilevare ed essere oggetto di dibattito e critica in pubblico, ma vanno circondate da una cortina di inviolabilità che si spaccia per rispetto, mentre è paura mista a ipocrisia.
Gli esempi, infatti, saranno sgradevoli ma vanno fatti: il disabile arrogante e testa di xxxxx resta tale a discapito della sua carrozzella, che non lo esime dai doveri di educazione e civiltà che opprimono noi poveri mortali . Il datore di lavoro sfruttatore e insolente non può nascondersi dietro un cognome ebraico, perchè è lui che io porto in tribunale e non suo nonno morto ad Auschwitz. E non sono obbligato ad essere gentile con una donna screanzata perchè il genere di per sè non significa un accidente - sono state donne anche la Thatcher e Condoleeza Rice, almeno credo. Se escludono il mio cagnolino dalla spiaggia e dai locali pubblici dovrebbero fare altrettanti coi pupattoli psicopatici che infestano i medesimi spazi, e che genitori decerebrati portano anche in giro senza guinzaglio. Ci sono anziani che andrebbero interdetti dalla guida e allontanati dai mezzi pubblici, non per ragioni inerenti l'età ma per loro intollerabile mancanza di educazione, che sicuramente si portavano dietro e dentro anche da giovani. E chiunque abbia frequentato l'ambiente omosessuale sa quanti gay subdoli, laidi e disturbati si aggirino tra le pieghe di un sottomondo che ancora vive tare dovute all'anonimità e all'ambiguità di troppi sempre pronti a invocare discriminazioni,più spesso presunte che reali, a giustificare la  codardìa e l' opportunismo per cui rifiutano di dichiararsi, perpetuando e giustificando il pregiudizio di chi deduce che abbiano qualcosa da nascondere.
Criticarsi onestamente e alla luce del sole serve a mettere in relativo le proprie differenze, abbattendo il silenzio che non fa che generare incomprensione e isolamento, creando un nuovo tipo di fascismo fatto non di manganelli e olio di ricino, ma di timore e omertà, di  sguardi sprezzanti e ostilità mormorata, come è tipico dei servi.

Janisch

mercoledì 26 settembre 2012

ENTRY 0059 - 27.9.12
SIAMO TUTTI IN PERICOLO
Democrazia con Vista sulle Rovine

Io vengo da un posto molto lontano, chiamato Anni Settanta (70).
Non era un posto facile per viverci: andavi in piazza a un comizio e saltavi per aria. Andavi un mattino in banca e saltavi per aria. Prendevi il treno per il mare e saltavi per aria.
Dicevi di sapere chi faceva saltare per aria la gente, e si segnavano il tuo nome: poi un mattino ti trovavano
massacrato in uno spiazzo ad Ostia Lido.
Le ultime parole che Pierpaolo Pasolini, il migliore amico che non ho mai incontrato, sono state : "Siamo tutti
in pericolo."
Non intendeva, o non solo, in modo fisico. Aveva appena finito di condannare l'indifferenza, la pavidità, la
paura del differente, che lui conosceva intimamente in più modi di quanti io vi saprei spiegare. Espulso dal
partito comunista che amava,perchè omosessuale; schivato dagli omosessuali, perchè libero e non partigiano,
così invadente e imbarazzante nel suo candore disarmato: "Questo è quello che sono: e quel che sono non sarà mai normale, perchè normale è quel che è la norma in ogni società, ed esserlo non mi interessa." Punto.
Ignorato dal popolo che lui amava, perchè intellettuale; evitato dagli intellettuali, perchè non complice e non
ricattabile. Odiato dai borghesi, perchè non ipocrita. Bandito dai vescovi, lui cristiano che amava la Chiesa dei poveri.
Povero Pierpaolo: oggi non gli pubblicherebbero nemmeno un libro. Troppe persone avrebbe offeso il suo stare al di fuori delle tessere , delle scuole e delle bandiere. Allora ti lasciavano parlare, semmai ti ammazzavano dopo. Oggi ti ammazzano prima, perchè l'intelligenza fa fermata sul nascere, prima che si propaghi, o non se ne viene più a capo. Oggi all'intelligenza non si spara: la si divide, smorza e sfibra tra mille cortili e feudi, la si imbraga tra mille cortesie che nascondono solo la paura dello scontro, perchè lo scontro non è controllabile, e spesso travolge chi vive dello status quo. Oggi non si tocchino le donne, i bambini e gli anziani, la famiglia, i disabili, gli stranieri, gli omosessuali, i malati fisici e psichici, le religioni di ogni sorta e il sacro diritto all'ateismo, le minoranze etniche e culturali, la proprietà e l'iniziativa privata, lo Stato sociale e i diritti sindacali, il lavoro pubblico, le libere professioni, la ricerca scientifica e la gestione della salute, lo sviluppo e il PIL, gli equilibri internazionali, le nuove tecnologie e la comunità globale WWW.... insomma,
niente. Non si parli più di niente, perchè nel niente prospera l'assenso e il complimento reciproco che nasconde una realtà oscura che quei torvi, violenti Anni di Piombo denunciavano e denudavano in piazza con
il suo nome storico e naturale. Il   F  A  S  C  I  S  M  O  .
L'asservimento della coscienza ai dogmi , all'omertà e al perbenismo. Il conformismo che Pierpaolo chiamava "omologazione" e che oggi abbraccia tutti i cosiddetti diversi, mai così uguali.
Non esprimete opinioni, non contraddite nessuno.
Le donne non sono solite rovinare la vita degli uomini. Gli uomini non sono soliti sopportarle per la paura di stare da soli. Tra gli omosessuali non dilaga la promiscuità e non si coprono sacche di pedofilia. La Mafia non è infiltrata nello stato fino a dirigerlo. Le multinazionali farmaceutiche non creano ogni anno nuovi malati e nuove malattie. L'economia non è in mano a pochi parassiti egoisti che programmano crisi mondiali per trarne
il massimo,inutile profitto. La democrazia non è una farsa per i fessi che si lasciano manipolare. Contro un Potere cinico e bastardo non è lecita l'insurrezione armata.
Povero Pierpaolo. Forse, ma solo forse, ti è andata bene a non esserci.
Il fascismo peggiore è quello delle minoranze che si adeguano per sentirsi quello che tu non volevi essere...
normale. Secondo una norma studiata da altri per renderti innocuo. Il servo peggiore è chi non sa di esserlo.
Allora, buonanotte. Saluti da Ostia Lido.
Hasta la Victoria Siempre.

Janisch

lunedì 24 settembre 2012

ENTRY 0058 - 24.9.12
LA BALLATA DELLE STRADE

Liberamente tradotto dall'anglo-californiano
BALLAD OF THE ROADS di Adrian Kovalski, Luglio/Agosto 1982

Questo è il mio canto per le strade d'America
perduta America, figlia del fottuto mondo
e la figlia non è meglio del padre
e padre, forse è la figlia che meriti

Queste sono le strade che ho visto,
certe portano a un muro di sabbia
certe a certi depositi strani,
dimenticati come le loro insegne
vuoti di tutto tranne che di fantasmi
Certe strade sono fatte per ricordarle,
come le donne dai fianchi caldi
che ti hanno fatto meglio del male,
certe sono fatte per dimenticarsi
come il rum annacquato, come Febbraio
lasciano dentro un sapore amaro

E queste sono le strade dove corre il sangue,
amici se ne ho viste lamiere accartocciate,
un attimo e la strada è finita gente,
un lampo e questa strada è finita.
Ma la strada sopravvive agli uomini,
si allunga come un serpente verso il sole,
e se la cavalchi senza volerla domare
ti solleverà come un falco, ti parlerà come a uno sciamano
Ci sono segreti ai bordi di ogni strada,
ci sono sguardi da dietro i segnali
che non troverai nel retrovisore
ma che ti seguono oltre la sera

La strada non mente come fa una donna,
la strada non è violenta come un uomo,
la strada è lo specchio della tua anima.
ama se la ami, uccide se la stupri,
giusta come un Apache, fiera come un Lakota
lei era qui molto prima di noi, in attesa
nascosta tra i sentieri nelle praterie,
indossa il nostro asfalto come un manto,
i mille occhi di un pavone grigio
la coda aperta su Santa Madre America,
il Paese dalle Gambe Aperte tra gli Oceani,
la madre che nessuno vuole avere,
la troia da cui non si può non ritornare.

E queste sono le strade del xxxxx di mondo,
dall'Est all'Ovest, dal Sud al Nord
vento di diesel e bugie sparse ai bordi
come rifiuti di picnic, la radio nel tramonto
canta di tutte le mie strade al sole,
tutte le mie strade al sole,
tutte le mie strade al sole.

A.Kovalski , Hoboken 1982
(unica canzone mai scritta finora rintracciata)

martedì 18 settembre 2012

ENTRY 0057 - 18.9.12
SCENE DI ORDINARIA GUERRIGLIA

C'è una Guerra Invisibile che infuria nel mondo visibile.
Io, voi, noi tutti siamo coinvolti.
Non vorrei che lo dimenticaste. Perchè è facile da dimenticare. Anzi, tutto intorno alle nostre giornate è disposto e apparecchiato perchè lo si dimentichi.
L'asilo o la scuola dei bambini ve lo fa dimenticare.
La chat e Facebook ve lo fanno dimenticare.
La palestra e il massaggio thai ve lo fanno dimenticare.
La Costa Crociere e i tour operator ve lo fanno dimenticare.
Voi invece ricordatelo se volete sopravvivere. Perchè la Guerra è contro di voi.
Contro il diritto alla dignità del lavoro.
Contro l'onestà e contro l'innocenza.
Contro i diritti civili e contro l'eguaglianza.
Contro la memoria e il retaggio del passato.
Contro la fiducia nell'avvenire.
E la Guerra non è, come alcuni di voi hanno pensato, un'idea filosofica: è un progetto redatto e posto in atto da chi ha interesse al malessere, al disagio, alla povertà e all'ingiustizia.
Dalle Mafie che affamano e assetano Sicilia e Sardegna.
Dai centri di corruzione amministrativa che dai ministeri a Roma mandano metastasi in ogni più piccolo comune da Sondrio a Siracusa, creando guasto e disservizio in nome dell'interesse privato.
Dalla cosca vaticana che impone un blocco nel progresso dei diritti civili, dalla ricerca scientifica all'eutanasia alle coppie di fatto all'omosessualità.
Dai parassiti della finanza che traggono profitto dalle crisi e danneggiano l'economia produttiva per favorire speculazioni appoggiate dai grandi feudi bancari.
Dagli architetti dello sfascio come il sicario svizzero di casa Agnelli, mandati  da azionisti già oscenamente ricchi a liquidare aziende colpevoli di non pompare abbastanza dividendi in casse stracolme e socialmente improduttive (che alla fine non faranno che lasciare a certi successori decerebrati e cocainomani senza nessuna qualità, alimentando il declino della razza padrona), salvo spostare il lavoro in zone del mondo dove
si può pagare una persona con ciò che da noi è necessario ad acquistare il pane e la cicoria.
Alle prostitute dei media, che diramano comunicati su commissione, di volta in volta per spaventare o per rassicurare i cittadini ignoranti e in ogni caso per convincerli che la cosa migliore è stare nel proprio,non esporsi e ed affidarsi ai propri rappresentanti corrotti, manager pubblici incapaci, alle caste dei primari, dei docenti,dei vescovi,dei magistrati, dei giornalisti, dei notai e di tutta la sozzura il cui interesse finale è mantenere la società civile in questo eterno, patinato prolungamento del Medio Evo.
Per questo la Guerra è contro di voi.
Contro i vostri figli.
La guerra del Potere contro il Diritto, del Privilegio contro il Merito.
Del Passato contro il Futuro.

 "Sono i Governi che devono aver paura dei Popoli, e non il contrario."
                                                                                       ALAN MOORE, 1988






venerdì 14 settembre 2012

ENTRY 0056 - 14.9.12
GRAZIE DI TUTTO, MISS WEST

(Pubblicità Progresso)

Andrea aveva un sogno.
Avere una vita normale.
Il fatto è che c'era un problema.
O due. O anche un certo numero.
Insomma, a dirla tutta se vuoi una vita normale, essere normale per cominciare non sarebbe male.
E anche avere amici normali sarebbe d'aiuto.
Ma questi erano gli amici di Andrea:

MARCEL, l'Uomo che Non C'era, un regista che non aveva mai girato un film.
XAVIER, un ex-terrorista che non aveva mai sparato a nessuno.
SHIERA, una prostiescort che non si era mai fatta pagare.
AXEL,un poeta che viveva come un troll tra i boschi.
SANTOR,che veniva da un mondo dove i TIR erano la forma di vita dominante.
ILIAC,che aveva fatto un riassunto di 300 pagine da un libro di 250.
VICENTE, il Dono di Dio alle Donne, per quanto queste non fossero d'accordo.
DIO, in felpa e scarpe da jogging, che avendo tutte le risposte sapeva già come le storie di tutti
sarebbero andate a finire.

Questo e altro in

G R A Z I E  D I  T U T T O  ,  M I S S  W E S T
o v v e r o
IL CIRCO DELLA VITA
VISTO DAL TRAPEZIO

L'autobiografia di una generazione interrotta per cause tecniche  indipendenti dalla nostra volontà,
che da 30 anni aspetta il ripristino della normale programmazione.

G R A Z I E  D I  T U T T O  , M I S S  W E S T
Edizioni ROBIN, Libreria del Vascello, Roma

Su AMAZON, UNILIBRO, GOOGLE BOOKS,LIBROCO, LIBRERIA UNIVERSITARIA e su tutti
quei siti del xxxxx dove potete ordinare online anzichè portare il xxxx in un negozio ad aiutare la ripresa
dell'economia italiana o, ancora meglio, avere una copia autografata dall'autore quando si deciderà a fare
una presentazione.

G R A Z I E  D I  T U T T O  ,  M I S S  W E S T

30  O T T O B R E   2012


* * * * * * *


domenica 9 settembre 2012

ENTRY 0055 - 09.9.12
DONNE CHE DICONO DI NO

Le donne dicono di no per proteggersi.
Lo dicono anche per proteggere te.
E lo dicono per convinzione.
Oppure perchè non sono proprio convinte.
Lo dicono per principio, ma anche a ragion veduta.
Lo dicono perchè non gli piaci abbastanza.
O magari perchè gli piaci troppo.
Dicono no per sentirsi libere.
Oppure perchè non credono tu voglia legarti.
Dicono no perchè tu hai già qualcuno e loro non si sentono importanti.
Ma se fossi solo si sentirebbero troppo importanti.
Dicono no perchè fisicamente non si trovano.
Ma anche se si trovani bene come mai con nessun altro.
Dicono no perchè sanno cosa vogliono.
O lo dicono perchè non lo sanno affatto.

Da secoli gli uomini si lamentano di non capire le donne.
Siamo sicuri che ne valga la pena?
Detto senza polemica nè astio... io ho avuto la dubbia fortuna (perchè di caso si tratta e non di merito) di
essere passato il giorno giusto per ricevere il sì di molte donne.
Quasi nessuna voleva proprio me, quanto qualcuno che mi somigliava, qualcuno che avrei potuto diventare,
qualcuno che non sapevo di essere,qualcuno che forse ero stato,qualcuno che potevo ancora essere...almeno a sentire loro e una delle loro versioni.
Quasi tutte loro chiedevano qualcosa che non erano disposte a dare. Quasi tutte lamentavano da parte degli uomini limiti,difetti e mancanze molto simili ai loro. Quasi tutte richiedevano cambiamenti che si sarebbero
guardate bene dall'offrire. Tutte ritenevano di aver sofferto patimenti in realtà del tutto comuni, oserei dire
banali.  E tutte consideravano l'uomo uno sfondo e un complemento alle loro esigenze, alle loro indiscutibili
necessità. Aggiungo senza ombra di cattiveria, ma come un dato di fatto clinico che nessuna di loro è mai
riuscita nell'impresa di essere insieme bella,gentile e intelligente in proporzione a quanto di queste cose si
aspettavano da un uomo.
In particolare,  ciascuna di loro a turno è rimasta molto stupita davanti a un fatto elementare della vita che
per qualche motivo non sembrava potersi aspettare...
Che anche un uomo sia capace di dire NO.

Janisch





martedì 4 settembre 2012

ENTRY 0054 - 03.9.12
IL CANTICO DELLE COSE CHE NON PASSANO

Le nuvole tra una montagna e l'altra, che sembrano trascorrere, ma non è così.
Si disfano e si ricompongono, perchè sono tessute d'aria, e l'aria è una sola per tutte loro.

Lo sciacquìo del ruscello all'apertura delle chiuse, quando la notte sta per farsi mattino.

La linea del declivio dove , alta sulla valle, la mandria pascola sotto il cielo.

La canzone delle stelle che si alza brillante dopo il tramonto della Luna.

Il fischio delle aquile lontane, che osservano dalle rupi cercando la preda.

Il colore dei fiori che sbocceranno puntuali ad ogni avvio della loro stagione.

Il telo della foschìa che ristagna dalla parte del fiume.

La magia negli occhi di un cane mentre guarda il padrone.

Un lago fermo sotto il sole ad aspettare il suo vento.

Le parole tra le persone che si amano nonostante l'indifferenza del futuro.

La carta ingiallita di un libro riaperto dopo un lungo tempo, il suo profumo antico e la firma di qualcuno
che lo ha posseduto prima di noi.

L'aroma di arance nell'aria a Dicembre, quando il tramonto si prolunga sfidando il buio.

La stessa musica che ci ammaliava da bambini, e che ora ci incanta da uomini e donne adulti.

La poesia del corpo che scivola contro un altro corpo, e l'ansimare del giorno contro le persiane, ancora
distante come un sogno.

Il sogno stesso, che permea ogni momento vero delle nostre vite.

La nostra storia : perchè noi siamo storie raccontate da un Dio sconosciuto, e le storie non finiscono mai.

J.


venerdì 24 agosto 2012

ENTRY 0053 - 25.8.12
FLASHFACT: FATTI PER UN'ESTATE MIGLIORE

1. Il numero degli atomi che compongono l'Universo fisico è stimato in 10 elevato all'80esima.
Quello delle connessioni possibili tra i neuroni di una mente umana è di gran lunga superiore.

2.La montagna più alta della Terra è l'Everest, metri 8848. La più alta  conosciuta del Sistema Solare
è la Nyx Olympica di Marte,che ne misura 26.000.

3.La durata media di un orgasmo maschile è di 5 secondi.

4.La distanza minima del territorio del Piemonte dal mare è di circa 10 kilometri (golfo di Genova).

5.La luce impiega 8 minuti per arrivare a noi dal Sole. Se il Sole esplodesse, noi lo vedremmo 8 minuti
dopo.

6.Nella nostra Via Lattea esplodono circa 40 stelle l'anno, senza alcun preavviso documentato.

7.Gli uccelli discendono dai rettili. L'Archaeopterix era un rettile piumato carnivoro.

8.Il vero nome del kiwi è Apterix, cioè "privo di volo", perchè è il solo uccello al mondo privo di ali.
Della taglia media di una gallina, depone le uova in assoluto più grandi rispetto alla sua taglia, circa 6
volte in più della gallina stessa. Le uova vengono covate solo dal maschio.

9. La terra vista dallo spazio è praticamente liscia. I monti più alti e gli abissi oceanici più profondi in
proporzione hanno la stessa sostanza di una lieve ruga su un'arancia.

10. L'immobilità è un'illusione locale. Ognuno di noi si muove con la Terra a circa 106 kilometri al secondo
in direzione della stella Vega.

11.Il cielo all'Equatore ha due poli, ciascuno situato al centro della linea di orizzonte. Quindi l'osservatore notturno vede le stelle rotolare come se stesse all'interno di una botte.

12.Nel 2011 l'Islanda ha deliberato la completa cancellazione del suo debito pubblico nei confronti del
resto dei Paesi del mondo.

Bentornati, cari Sonnambuli.
6 anni fa in data di oggi  alla baia di San Montano a Ischia, a due passi dalla villa di Luchino Visconti e subito adiacente il più bel giardino a mare del Mediterraneo - l'oasi Walton - scrivevo una poesia  dal titolo L'AMORE DI UN ATTIMO, che ora dedico a tutti voi. Se sia una bella cosa, lo giudicherete da soli.

E le case di sale
graffiate di nubi,
screziate da fischi
e ali impazienti,
guardano
gli scogli al largo.
Sul loro silenzio
cade amara una brezza,
su mura bianche
e finestre vuote
di cenni e grida.
Risa spente al vento
non lasciano eco,
non muovono onde...
dicono di noi
che il nostro tempo
è scorso in fretta,
cenere di falò
confusa nella sabbia,
l'amore di un attimo
alla fine del giorno.

JANISCH



martedì 31 luglio 2012

ENTRY 0052- 31.7.12
IL LADRO, IL FILOSOFO, DUE PERLE E LE CORDE DELLA CETRA

Un ricco islamico si era recato alla moschea per un ricevimento, ma aveva dovuto lasciare fuori il suo paio di magnifiche scarpe nuove.
Quando alla fine lasciò la festa, uscì e non le ritrovo più. Qualcuno le aveva rubate.
"E' tutta colpa mia! Le ho lasciate incustodite fornendo a qualcuno l'occasione del furto, quando io sarei stato felice di regalargliele...
Ora sono responsabile di aver fatto di un uomo un ladro."

Un filosofo che non possedeva nulla, neanche un paio di sandali, passava molto tempo al mercato ad osservare la merce in vendita.
Quando un allievo gli chiese perchè lo facesse, lui gli rispose:
"E' bello scoprire di quante cose puoi fare benissimo a meno."

Un guru era seduto sulla riva di un fiume a meditare.
Venne un allievo a interromperlo per offrirgli in regalo due perle di straordinaria grandezza, che posò ai piedi
del maestro.
Mentre chinava il capo in ossequio, questi prese una delle due perle e la gettò nell'acqua.
L'altro, esterrefatto, si tuffò a cercarla mentre il guru riprendeva tranquillo a meditare.
Dopo poco l'allievo riemerse fradicio, e interrompendo di nuovo il maestro domandò :
" Saggio tra i saggi, tu che sai dove hai gettato la perla, indicami il punto giusto perchè possa recuperarla!"
Allora il guru prse la seconda perla e la tirò nel mezzo del fiume.
"Proprio lì" fu la risposta.

"Non tendere troppo le corde della tua cetra,o si spezzeranno.
Non tenerle troppo allentate, o non produrranno suono.
Trova il giusto mezzo, e restaci."


J.

sabato 28 luglio 2012

ENTRY 0051 - 28.7.12
TUTTO QUEL CHE DOVETE SAPERE SUI PIRANHAS

I Piranhas comprano e vendono titoli.
I Piranhas non sono inclini a fare distinzioni: sbranano tutto quello che vedono, con modalità e tempistiche diverse.
Fanno master e stage da mettere su un curriculum. Non li pagano loro.
Fanno un grande uso di cocaina. Hanno tanti amici.
 Rispettano la Chiesa perchè sanno che c'è sempre un predatore più grosso di te. fanno donazioni che scaricano dal reddito. Sanno quando fare un chiedere un favore e quando farlo, ma soprattutto sanno
quando chiederlo indietro.
Speculano un giorno al ribasso e quello dopo al rialzo. Cambiare o morire. Loro cambiano tutti i momenti:
hanno padroni diversi per ogni nome sotto il quale risultano.
Non amano governare, ci sono sfigati che lo fanno per loro. Un vero piranha sta sempre sotto il pelo dell'acqua. Invisibile vivi meglio, e vivi molto più a lungo.
Con gli altri hanno un rapporto chiaro e lineare: li mangiano. Niente di personale. E'un lavoro che qualcuno deve pur fare.
I piranhas sanno cos'è il potere: aspettare nell'ombra il momento giusto. Il momento viene sempre: guerre,
crisi,alluvioni e terremoti.  Certe volte, se il momento è in ritardo loro lo fanno venire.
Dove c'è acqua si trovano loro : oggi l'acqua si chiama economia. Comprare e vendere, tutto il resto è secondario. Il supermarket è sempre aperto ed è per tutti: i piranhas stanno alla cassa, e chiedono sacrifici ai clienti. Sangue e American Express sono sempre bene accetti.
Non sono mai lontani da uno schermo, sia di computer che televisivo. L'informazione, che lo sappia o no,
lavora per loro.
I piranhas non son o violenti, fanno quel che è necessario. Mangiano lentamente e in modo politicamente
corretto. Non discriminano alcun tipo di preda.
Oggi come oggi vivo ovunque, e si moltiplicano continuamente.
Fate attenzione a non trovarne uno una mattina n el vostro specchio.


J.

martedì 24 luglio 2012

ENTRY 0050 - 24.7.12
IL DECALOGO : 10 COSE CHE DEVI SAPERE A 48 ANNI

 Tra 4 ore avrò 48 anni.
 La cosa non importa a me più di quanto importi a voi, quindi savvero molto poco.
 Però mi permette di riflettere su una serie di realtà che con l'età hanno a che fare, difficili da negare e alla fine
 nemmeno spiacevoli. Il loro insieme prende il nome di "processo di crescita".
 Non va di moda, ma è inevitabile. L'alternativa è invecchiare e basta, senza imparare niente, e diventare adolescenti cinquantenni che oggi fanno pena e domani faranno schifo.
Quindi proviamo a scorrere questa lista della spesa di regole dell'età adulta,che siete liberi di discutere o rifiutare, perchè sono le mie e non per forza si applicheranno a voi.
Però...

1. IO SONO LA VITA UNICA TUA, NON AVRAI ALTRE VITE ALL'INFUORI DI ME.
 Semplice? chiaro? macchè.
Quante volte vi siete trovati a vivere la vita di qualcun altro? o a cercare di viverne due?
E quante xxxxx di volte altri hanno riempito la vostra con la loro, fin quasi a rimpiazzarvela, in genere con la
vostra complicità?
Abituatevi a pensare che per quanto possiate amare qualcun altro, la vostra vita non è la sua, ed è cominciata
e finirà per i fatti suoi. Non solo ma, come osserva il più grande filosofo italiano dell'era moderna - Luciano
Ligabue da Correggio, Reggio Emilia - "non possiamo sapere proprio un xxxxx delle vite degli altri".
Quindi affanxxxx gli psicologi, e ognuno si capisca la sua, di vita, o meglio ancora provi a viverla senza pensarci troppo su. Cogito ergo vomito, il pensiero va bene fino a che non si trasforma in qualcos'altro
(PIPPA mentale), provocando la nausea.

2.NON PRONUNCIARE IL NOME "AMORE" INVANO.
Porta sfiga e non serve che a identificare gli egoisti, che di solito sono i primi ad averlo in bocca.
L'amore si prova: non si vuole e non si progetta. Potete amare una pianta alla follia, ma se non le date l'acqua
vi muore. Così è per le persone. Mentre siete lì che le amate tanto (e lo stesso vale per gli amici,che sono amati e amanti di secondo grado) quelle crepano di noia e di solitudine, perchè il vostro amore è parlato e
non agito, e probabilmente siete troppo intenti ad amare voi stessi per accorgervi che all'altro della vostra
armonia col cosmo non gliene frega niente. Se volete esprimere voi stessi e costruire la vostra libertà e gnegnegne state da soli, che fate un favore non tanto a voi stessi, ma sicuramente agli altri.

3. ONORA IL PADRE E LA MADRE.
E il modo migliore è capire che erano e sono persone esattamente come voi, con limiti e pregi e desideri,tra
cui si spera quello di viversi la loro vita senza avere voi tra le palle fino alla fine dei loro giorni.
La vita ve la dànno loro, l'educazione ve la dovete dare da soli. Fate pace con la vostra infanzia e i vostri ricordi, ripiegate Freud e semmai fatevi due canne in più ogni tanto che l'effetto costa meno ed è abbastanza lo stesso, e andate avanti come se foste nati per partenogenesi. 
(Se poi siete donne e doveste avere figli maschi, ricordate che le madri invadenti producono in serie pupi
omossessuali. A me fa lo stesso, ma magari sapendolo a voi no, quindi mettende un post-it sulla porta del
frigo.)

4.NON CONTARE PALLE (O FALLO UN PO' MENO).
E se fregare il prossimo sarà immorale ma è enormemente diffuso, cercate almeno di essere furbi abbastanza
da non mentire a voi stessi.Tipo, se non siete molto intelligenti, non cercate di sembrarlo per forza o finirete
per essere odiosi,grotteschi o entrame le cose insieme. Accettate i vostri limiti, anzi fatene una forza...sono
spesso i Forrest Gump a conquistare il mondo. Non inventatevi vocazioni artistiche di cui sarete i soli ad
accorgervi. Non fissatevi sull'amore presunto di qualcuno che se spariste domani neanche si accorgerebbe
che si è liberato un posto nell'agenda telefonica. E non fate finta di essere felici se si vede da un'altra provincia che vi state adattando e basta. Non c'è niente di male, ma non è male neanche se chiamiamo le cose col loro nome...aiuta a cambiarle prima, e magari anche in meglio.

5.NON RUBARE, CON PARTICOLAR RIFERIMENTO A:
-il tempo altrui. E' prezioso quanto il vostro.
-le idee altrui. Sforzatevi chè potete averne una o due anche voi.
-le parole altrui. Mettere in bocca al prossimo i vostri pensieri, e di regola i vostri rancori e le vostre paure, è maleducato e vi mette in condiziolne di litigare con voi stessi attraverso un altro,portando poi rancore a quello anzichè a voi stessi. Può farlo qualunque cretino, anzi, a pensarci sono di solito i cretini (e mi viene proprio da dirfe le cretine)a farlo più spesso.

6.NON UCCIDERE I MARONI.
C'è sempre di meglio da fare. E se tu non condividi, di sicuro hanno comunque SEMPRE di meglio da fare
gli altri.

Avete notato quanto sovente ritornino GLI ALTRI nel decalogo? Chissà come mai. Si tratta di un concetto di origine Neanderthal, oggi quasi dimenticato. A recuperarlo farete un'enorme fatica e forse neanche vi renderà più felici, ma di sicuro sarà un grande passo per l'UMANITA'.

7.RICORDATI DI SANTIFICARE IL CORPO.
E'la festa che Dio ti ha dato 7 giorni su 7, 12 mesi l'anno, dall'inizio alla fine del film.
Facci il tubo che ti pare purchè sia sano e non ti accorci la vita, e se lo fa che almeno ne valga la pena.
Tossici e alcoolisti, anoressici e bulimici, maniaci del fitness,rifatte e siliconate,gay & lesbiche repressi/e,
edipici a vita,depressi professionali,autolesionisti,vegani da neuro, sadomaso da dopolavoro bancario...
avete STRACCIATO I COXXXXXX. Rassegnatevi a essere fatti di materia, perchè la materia non è poi
affatto male. Rispettatela perchè è tutta roba in prestito e poi vi tocca di riportarla indietro. Se le date amore,
come la pianta di qualche comandamento sopra,vi restituirà armonia allo stato puro. Ah, e non permettetevi
di discutere l'uso che ne fanno gli ALTRI o i gusti degli ALTRI, perchè Ligabue è sempre lì in agguato con
una chitarra per randello, ad aspettare quelli che credono di conoscerti meglio di te stesso.

8.NON INVADETE LA REALTA' DEGLI ALTRI.
Se non siete capaci di mette una spina in una presa (a volte è solo questione di 5 minuti e di prendere le cose
dall'angolazione giusta, come sa chiunque sia pratico di rapporti anali), non fate violenza alla realtà pretendendo che sia sbagliata la presa. Siete sbagliati voi. Se quella persona  a cui avete fatto la parte, finito
di ridere, mette se stessa al posto della presa, capisce in un attimo che siete il tipo che invece di imparare a guidare meglio cambia l'auto, e in un secondo attimo vi pianta da soli con la spina in mano e un'arroganza che non entrerà in nessuna presa del mondo.

9. NON DESIDERATE L'AMORE DEGLI ALTRI.
Meritatevelo.

10.NON COMMETTETE ATTI CHE VI PAIONO IMPURI. Non ce ne sono. Gli unici sporchi sono
quelli che violano la libertà e la volontà degli altri.
(Questo lascia chiartamente fuori pedofili e stupratori. Se state leggendo questo, statemi alla larga perchè ho sempre in auto una spranga ansiosa di analizzare i vostri traumi d'infanzia (il verbo non è innocente nè casuale) e soprattutto di procurarvene da adulti.

Oh, dopodichè voi fate come vi pare.
Ma non dite che non vi ho avvertiti.

Tanti auguri a chiunque domani o uno degli altri 365 giorni compia,abbia compiuto o compierà 48 anni.

J.




    






venerdì 20 luglio 2012

ENTRY 0049 - 20.7.12

ANCHE IO SO

Anche io so chi ha ordinato le stragi di Stato di cui parlava Pierpaolo Pasolini: Milano , Brescia, l'Italicus.
E penso di sapere chi ha fatto uccidere Pasolini prima che vedesse il sequestro Moro e la strage di Bologna.
Anche io so chi ha abbattuto un nostro aereo civile a Ustica per colpire un MIG libico clandestino. Paolini
l'ha detto per anni nei suoi spettacoli in tutte le piazze d'Italia.
So chi ha fatto uccidere i banchieri roberto Calvi e Michele Sindona per evitare che mettessero in piazza
certi sporchi segreti delle banche, non solo nostrane ma anche di un sobborgo di Roma che fa governo a sè.
Anche io so chi ha ordinato le uccisioni di Falcone e Borsellino per mettere il Governo spalle al muro nella
contrattazione con la Mafia perchè non trasformasse la Sicilia in un territorio di guerra.
E persino io so chi ha convinto con le buone e anche meno Silvio Berlusconi a varare Forza Italia per impedire che il movimento giustizialista creatosi con Mani Pulite arrivasse al governo del Paese, e specialmente al Ministero degli Interni.
So anche chi nel District of Columbia ha deciso che dopo la caduta del muto e del blocco comunista il nostro
Paese poteva anche uscire dallo stretto controllo della CIA, sottraendo quindi il proprio appoggio ai due partiti che per tanti anni avevano garantito la politica americana in Europa e in Medio Oriente: due partiti che
senza quell'appoggio in 2-3 anni furono travolti dagli scandali e dalla magistratura che fin lì non li aveva potuti toccare, e scomparvero nel nulla.
So perfettamente chi ha architettato il quadro di rincoglionimento progressivo dell'opinione pubblica e di smantellato dei movimenti sociali per trasformare l'Italia in un gigantesco supermercato per ricchi dove i poveri vivono di reality show. Chi l'ha fatto l'ha persino firmato sotto a un titolo: PROGETTO RINASCITA.
E oggi anche io so chi vuole trasformare il meridione europeo in un serbatoio di lavoro a buon mercato per i
veri Paesi Ricchi, dopo aver usato l'Euro come strumento per salire sopra i confratelli europei e iniziare a comperarsi un pò di quel mondo che con metodi più tradizionali e primitivi della finanza non era riuscito a conquistare.
E so chi ha causato il domino della Primavera Araba, per tracciare uno sbarramento all'infiltrazione cinese 
in Africa e ridefinire i confini di un nuovo Occidente allargato, in previsione di uno scontro di civiltà il cui
avvento è questione non di se, ma di quando.
Insomma, anche io so i nomi di molti di quelli che dalle loro stanze dei bottoni continuano a prenderci per il
culo fingendo che al mondo esista una democrazia (l'Islanda non conta).
Allora, una volta che avremo fatto girare i nomi perchè non usciamo di casa e come si faceva una volta, non gli si fa visita con spranghe, roncole forconi e gli ricordiamo in modo inequivocabile A CHI XXXXX APPARTIENE QUESTO MONDO?

Janisch








martedì 17 luglio 2012

ENTRY 0048 - 17.7.12

AMPIO APPARTAMENTO A S.PIETRO CON BALCONE
E VISTA SUI FEDELI, CONTRATTO VITALIZIO

Cari Pinguini,
quante fesserie si sentono dire da tutte le parti quando si parla di coppie-di-fatto-unioni-omo-emo-eno-sessuali...è normale, quando si toccano argomenti "sensibili", ma quanta polvere e quanta poca buona
fede! L'ideologia fa male all'anima e peggio all'intelligenza.
Una visione cinica del blocco legislativo che ancora oggi impedisce una legislazione moderna e laica dei
rapporti coniugali, sfrondando gli alberi dei discorsi da tutti i principi legati ai rami -  spesso con lo spago invisibile e la tipica codardìa di chi non ha ancora subito un outing, come la canuta leader PD col cognome
di una marca di gelati, mentre dopo esser stati beccati diventano tutti impavidi militanti alla George Michael-,
si ridurrebbe più o meno a questo:
- Lo Stato teocratico del Vaticano è proprietario di una cospicua parte di territorio italiano: titolare di un'im-
mensità immobiliare in terreni, edifici di culto e non, monasteri e conventi e fondazioni e società e istituti di
credito etc. Se la Chiesa di Roma avesse sede legale in Italia, sarebbe di gran lunga l'azienda più importante
ed exportante del Paese, ben davanti alla crepuscolare fabbrica di auto sgalfe che ancora pernotta a Torino.
E se pensate alla pratica secolare di ricatti, vessazioni e voci grosse che una ditta mediocre come la FIAT vanta nei confronti del governo italiano per essere protetta dalla concorrenza internazionale, dalle crisi ricorrenti e dalle croniche perdite che ha scaricato sui bilanci pubblici (mentre i suoi profitti si è sempre guardata bene dal condividerli , con lo Stato e men che meno coi suoi stessi dipendenti), allora immaginatevi
la possanza e l'arroganza della Cosca di San Pietro, che ha un ferreo monopolio e una base di potere diffusa
e infiltrata che è il cancro che ha imparato da lei a fare le metastasi, e non viceversa.
- L'organigramma della Chiesa è stabilmente fatto per la gran parte da omosessuali repressi o celati veramente male, non ultimo il massimo vertice aziendale, schermato a stento ma anche no dall'accento straniero. Molti di loro da sempre vengono da zone socialmente e culturalmente arretrate, dove il sacerdozio
è l'unico e comunque il miglior schermo dietro il quale rifugiare le proprie inclinazioni, in un ambiente di pari
sesso dove ciascuno si fa gli omertosi fatti propri: tanto che oltre a milioni di gay ci si sono rifugiati anche pedofili a volontà, come si sa negli oratori di tutto il mondo.
-E' pertanto realistico chiedere al Consiglio di Amministrazione di rinunciare al più forte strumento di controllo sulle coscienze dei propri dipendenti? Censura, condanna, ricatto ed estorsione sono e saranno sempre  le migliori premesse per il mantenimento del potere.
La liberalizzazione dei rapporti omosessuali sarebbe una catastrofe per l'organizzazione - disciplina e gerarchia crollerebbero rapidamente sotto il peso inerziale di una repressione che si troverebbe di colpo
priva della base.
Aspettarsi apertura dalla Chiesa sarebbe come andare a chiedere alla Mafia se per favore può rinunciare
al crimine per il bene del territorio. Siete liberi di farlo, accomodatevi.
Ecco perchè l'indignazione davanti all'attendismo, al trasformismo, alla viscida evasività della cosidetta sinistra mi sembra ridicola. Ma, se i grulli che ancora si illudono sulla tempra del PD - specie dopo l'ampia flebo cattolica fatta al tempo dell'indigestione di margherite - mi muovono a tenerezza, quelli che si indignano
senza però aver neanche mai fatto coming out mi fanno unicamente schifo. E hanno nel Partito Dormocratico
lo specchio deformante che veramente si meritano. A costoro lascio la frase del mio amico Luigi Ciotti, prete, nemico della Mafia (anzi le Mafie) e co-fondatore del primo gruppo di omosessuali cristiani in Italia:
"senza onestà e senza esercizio dell'onestà nessuna dignità umana può esistere."

venerdì 13 luglio 2012

ED ORA LA PUBBLICITA' :

A SETTEMBRE

 PORTATE VIA I BAMBINI
LE SUORE
I TESTIMONI DI GEOVA (JEHOVAH)
I PEDOFILI
GLI ASSICURATORI
I GAY DA SAUNA
GLI ASSESSORI AL TRAFFICO
GLI AGENTI DELLA CIA
LE DONNE IN PERENNE CRISI DI NERVI
GLI ADOLESCENTI 40ENNI
GLI ORFANI DELLA SINISTRA
I FREUDIANI DA BAR
I FANS DI MADONNA
I RADICAL KITSCH
I DEPRESSI A VITA
QUELLI CHE CREDONO DI ESSERE POETI PERCHE' HANNO LETTO M'ILLUMINO D'IMMENSO

E IN GENERALE CHI AMA L'IRONIA SOLO QUANDO RIGUARDA GLI ALTRI

PERCHE' A SETTEMBRE
ARRIVA

" G R A Z I E  D I  T U T T O , M I S S  W E S T "
DI   D A R I O  J A N E S E

EDIZIONI ROBIN - BIBLIOTECA DEL VASCELLO   ROMA

- SIETE STATI AVVERTITI -

J.

martedì 10 luglio 2012

ENTRY 0047 - 10.7.12
DOV'E' IL PROBLEMA A PARTE IL FATTO CHE SEI MORTO?

E' quello che di solito mi dico quando incontro una situazione di difficoltà e sono tentato di dibattere a lungo con me stesso se mettere la mia testa di xxxxx sotto la sabbia, formare un gruppo di studio  e valutare
una linea d'azione alla luce di parametri e precedenti che tanto non funzioneranno mai, oppure andare come
un rinoceronte a vedere chi resta in piedi tra la situazione e me. Detto incidentalmente, c'è in giro un sacco di briciole di situazioni, e io sono ancora qui.
Perchè il fatto è che, nel Grande Ciclo delle cose, io ( come anche voi, pupi beati) ho lo stesso significato di
un graffito metropolitano e più o meno la stessa consistenza: su scala cosmica sono andato prima di arrivare,
è praticamente come se fosse già successo.  E quindi vi chiedo, dov'è il problema? Vada come vada siamo
morti comunque...tanto vale arrivarci da vivi.
Tendo a pensare che la realtà sia meglio vederla com'è , e non come noi siamo, o il rischio consistente è che
un mattino lei ci arrivi contromano nella nostra corsia, e nel tempo in cui noi le sorridiamo cercando di instaurare un dialogo lei ci abbia già sparsi come conserva su tutta la carreggiata.
I sogni sono grandiosi fino a che sai di sognare, se no sono come un ombrello che sa soltanto aprirsi ma
rifiuta di chiudersi. E' meglio proiettarli sempre su uno sfondo opaco.
John Lennon cantava "L'AMORE E' LA RISPOSTA", e guardava quella svampita di Yoko Ono sorridendo
ebete. Credo avesse ragione. A lui poi hanno sparato 6 colpi nel parco sotto casa.
Gandhi ha liberato una nazione senza versare una goccia di sangue dei suoi nemici (dei suoi sostenitori invece
ne sono morti a migliaia). Lui per me è un mito,io conoscendomi col sangue del nemico ci avrei lavato le strade. A lui poi ha sparato in pieno petto uno di quelli che aveva liberato.
Martin Luther King aveva un sogno. Se anzichè raccogliere cotone oggi un nero guida l'America, è grazie al
sogno che è sopravvissuto al suo sognatore (al quale,indovinate,hanno sparato a Memphis).
Alcuni dicono che le mie immagini sono violente.
Io replico che gli uccelli, per insegnare ai piccoli a volare, non fanno dei disegnini con  le nuvolette e il sole
che sorride: li buttano dal ramo perchè sanno che entro l'ultimo metro tutti di colpo avranno imparato.
La violenza è nelle cose. Le parole, se sono oneste, non nascondono, non formano un gruppo di studio: il
loro lavoro è dire la verità. E la verità rende liberi.
Tutto il resto rincoglionisce e basta.
E comunque, non abbiamo niente da perdere , perchè siamo comunque già fottuti dal principio: tanto vale
almeno provarci, ad essere liberi. E magari scopriremo anche che possiamo non farlo da solo, perchè qualsiasi cretino è capace di essere libero in solitudine. Il difficile è farlo amando qualcuno, rischiando e
convidendo e andando oltre se stessi ( Dio che noia, se stessi...chi ama se stesso, alla fine, ha la compagnia
che si merita).
Insomma, uccellini...
Dov'è il problema?

J.

mercoledì 4 luglio 2012

ENTRY 0046 - 04.7.12
I N D E P E N D E N C E    D A Y

Quattro Luglio.
Oggi gli Americani, responsabili di piu guerre,invasioni e regimi dittatoriali della gran parte delle altre
nazioni democratiche messe insieme, festeggiano la loro libertà nazionale. Se non avessi vissuto e lavorato
in quell'immensa spianata che divide i due Oceani Atlantico e Pacifico, e non sapessi che mediamente il
loro popolo è molto più ignorante che ipocrita, li riterrei in malafede.
La verità è invece che l'America è lo specchio di un mondo che distrugge ogni giorno ciò che crede di difendere e di celebrare : l'intelligenza della specie, la dignità della persona, il diritto a un futuro.
Questo perchè c'è una Guerra Invisibile. A lei è dedicato, con qualche pausa di relax intellettuale, questo
spazio dialogico. C'è una Guerra Invisibile contro il pensiero libero, contro la coscienza del proprio decoro
e contro la giustizia sociale, contro l'idea di unità popolare e in generale contro l'idea che la nostra realtà è
inscindibilmente interconnessa con l'esistenza degli altri.
Questa Guerra progetta un'umanità fredda e autistica, chiusa in un egoismo miserabile e privo di speranza,
perchè è ciò di cui il Potere ha bisogno per continuare ad amplificare se stesso e il profitto di coloro i cui
privilegi deve mantenere.
Nella Guerra Invisibile potete essere combattenti o potete essere vittime, anche se sovente sarete entrambe
le cose.
Non illudetevi soltanto di poter essere neutrali, o di nascondervi in qualche zona franca fingendo che non
stia succedendo nulla che vi riguardi. Non ci sono isole felici. Non ci sono nicchie di silenzio e di pace che
durino più di una serata in casa ad ascoltare musica jazz. Il giorno dopo la Guerra sarà ancora là fuori, e
se voi non andrete al fronte, il fronte prima o poi verrà da voi.
Per combattere , però, non dovete per forza indurirvi o essere cattivi. Potrete anche sorridere come ebeti tutto il tempo, o recitare dei mantra canticchiando Bob Dylan anche davanti al plotone di esecuzione: la sola
cosa che conta è che non smettiate mai di pensare, di mantenere i vostri valori, di non lasciarvi vendere nè comprare nè convincere ad accettare lo scempio organizzato che la propaganda di regime chiama "civiltà"
come la sola alternativa al caos. Perchè, e proprio questo è il punto, IL CAOS E' MEGLIO.
Dal disordine nasce l'idea, si muove l'energia che da mille e mille menti prenderà forme nuove, rinascendo
e migliorando ogni volta al servizio della vera umanità - quella che ama, soffre e ride, che non vive di calcoli
e sospetto e rancore ed egoismo. Quella che un maestro ebreo di tanto tempo fa ha chiamato:
FRATELLANZA.

J.

sabato 30 giugno 2012

ENTRY 0045 - 30.6.12
RIDERS ON THE STORM

L'aria di Springfield si muove appena alla brezza dell'Agosto '70.
Ci sono cinque Springfield, che io sappia, negli Stati Uniti delle mie Palle.
Non è importante che voi sappiate quale.
Comunque fa un caldo del xxxxx e Kovalsky odia il caldo quanto me: senza alzarsi getta la lattina di
birra nel vicino cestino dei rifiuti, centrandolo in pieno. Siamo stesi sull'erba ingiallita di una piazzola
con vista sulla Main East, all'ombra di un albero e a pochi metri dalla sua Pontiac verde che sembra
un puma mezzo addormentato e l'altro mezzo pronto a scattare in avanti.
- L'altro giorno ho portato un tizio da St.Louis alla xxxxx di Los Angeles - mi dice, passandosi il dorso
della mano sulla fronte sudata.
- Pioveva che Dio la mandava, uno di quei xxxxx di acquazzoni che poi resta caldo più di prima con anche
l'afa di regalo. C'erano tuoni e lampi come fosse la guerra, ma 'sto hippy coi capelli alle spalle e i Rayban
scuri si sbatte sul sedile dietro, si stende come per dormire e mi fa: " In città tutti dicono che sai volare.
Allora fammi volare,amico. Ci sono gli angeli che ci  aspettano sulla costa."
Aveva una bottiglia di Lawson tra le gambe, e giocherellava con un coltello a serramanico. Avrei giurato
di averlo visto da qualche parte,ma non saprei dirti dove. Questi beatnick a me sembrano tutti uguali...però
il tipo aveva una bella voce fonda, e appena ho sgommato si è messo a canticchiare "Bound for Glory" di
Woody Guthrie - sai,il maestro di Dylan, un grande.
Io ho lanciato Lizzie sull'asfalto bagnato, e ad ogni curva sembrava che lei volesse andare in orbita. Davanti
a noi i lampi bruciavano gli occhi, e i tuoni ci avvolgevano come un tunnel che faceva tremare il mondo.
"XXXXX!" mi è scappato, a voce alta per coprire il boato."Siamo cavalieri nella tempesta..."
All'improvviso è stato zitto per quasi un minuto, e poi ha attaccato a ritmare come un blues CAVALIERI
NELLA TEMPESTA, cercando delle frasi che facessero rima: "partiti a lancia in resta...esclusi dalla festa...
perdendoci la testa...cantate le mie gesta..." e via così.
- Ehi, suona figo - gli ho detto. - Chessei, un musicista ?!
- Poeta - ha risposto lui, serio.
- Adrian - mi sono presentato.
- James Douglas! - ha ghignato lui, come fosse una battuta. E poi: - Chiamami Jim.
E poi è scoppiato un tuono che ha spaccato l'aria in duje, come se il cielo avesse voluto farci una firma.
Quella sera ci ho messo tre ore e mezzo fino alle luci di LA ... devo essere sceso non so quante volte sotto
le 80 miglia l'ora, praticamente fermo... ma non riuscivo a concentrarmi come al solito, ho parlato e cantato
e sghignazzato con lui tutto il tempo, e ogni volta che mi passava il signor Lawson io ho tirato un sorso, senza
esagerare.
"Siamo nati in questa casa, ci hanno scagliato in questo mondo " scandiva lui, battendo sul retro del mio sedi-
le al ritmo del tergicristallo.
E' stata una delle poche volte che mi è spiaciuto di arrivare. Devo aver persino frenato un paio di volte.
Quando alla fine è sceso aveva smesso di piovere; lui ha messo la testa dentro il mio finestrino, ha lasciato cadere 500 dollari e mi ha detto: - Sei un maledetto pazzo, Kovalsky. Sei il fottuto dio greco del carro di
fuoco: un assassino sulla strada, xxxxx, la tua vita non finirà mai!
Spero di rivederti presto."
L'ho salutato alzando il pollice, ma qualcosa mi diceva che non l'avrei più rivisto.
Lui ha gettato la bottiglia in un bidone e se n'è andato verso il suo albergo di Beverly Hills: non si è mai voltato,ma facendo manovra l'ho ancora sentito cantare:
"RIDERS ON THE STORM......"





martedì 26 giugno 2012

ENTRY 0044 - 26.6.12
LE LETTERE INVISIBILI

Quante sono in una vita  le parole che non sono state dette?
Sempre e comunque molte, molte di più di quelle pronunciate.
Spesso sono state le più importanti, o lo sarebbero state se fossimo riusciti a dirle.
Ti amo, molto spesso. E non ti amo più, purtroppo, a volte.
Avrei voluto amare mio figlio, per quel tenue sprazzo di giorni in cui il destino lo ha soffiato in Terra.
Avrei voluto sentirmi dire da qualcuno che era fiero di me, almeno una volta sola... da un padre o da una
madre, o almeno da una compagna, ma i numeri non dànno scampo...non me lo sono meritato,o il solco
tra le mie doti e i miei risultati ha creato aspettative che non sono riuscito a soddisfare.
Importa poco. Ancora più delle grandi frasi attese o trattenute per sempre, resta il ricordo di quelle più
umili, sparse dovunque negli anni, e che prima o poi ci ritornano alla memoria...
"Grazie, sei molto gentile" non disse alla ragazzina che su un prato fuori Aosta, alla fine della gita di classe
di terza media, gli aveva chiesto di venire a sedersi vicino a lei, e di parlare.
"Senti, anche tu mi piaci, proviamo" non disse al capitano della sua squadra di calcio, che lo stava massaggiando amorevolmente negli spogliatoi per consolarlo dopo un calcio di rigore tirato fuori.
"Addio" non disse a nessuno dei suoi quattro nonni, soprattutto alla nonna materna, che ogni volta che lui
andava a trovarla faceva il minestrone più buono del mondo - coi fagioli appena presi al mercato passati in un brodo scuro pieno di sapore, insieme ai capelli d'angelo - e in tutti quegli anni in cui l'aveva visto crescere non l'aveva mai rimproverato una sola volta per i capelli troppo lunghi.
Dobbiamo imparare a non lasciare cose non dette alle persone che amiamo. E a volte anche a quelle che
sentiamo di odiare, per i torti ricevuti, le ingiustizie subite, le testimonianze non rese.
Ci sono troppe lettere invisibili in troppi cassetti, e nessuno le potrà mai aprire.
Non aiutiamo il silenzio. Non cresciamo in noi quello che domani sarà rimpianto.
Diciamo quel che va detto e subito, senza mentire a noi stessi - perchè io credo che ciascuno di noi sappia
benissimo cosa dovrebbe o vorrebbe dire. Si tratta solo di lasciare liberi noi stessi attraverso le nostre
parole, superando quella paura della verità che nasconde, alla fine, nient'altro che la paura ben più profonda
e primordiale di essere, appunto, liberi.

J.


venerdì 22 giugno 2012

ENTRY 0043 - 22.6.12
GLI EROI VIVI

Il mio amico Luigi ha 67 anni, credo.
Suo padre era muratore.
E' cresciuto in mezzo a un cantiere, e a poco più di 20 anni ha fondato un circolo che doveva
occuparsi di problemi di disagio sociale che una città di forte immigrazione come Torino,
segnata da disparità di ogni genere , conosceva profondamente.
Era il 1965 e il circolo si chiamò Gruppo Abele.
Per i primi anni si occupò soprattutto di carcerazione minorile, poi nel '73 per la prima volta in Italia
volle aprire un gruppo specifico per la lotta contro la tossicodipendenza. Droga,insomma.Qualcosa
che fino ad allora era stato o negato o trattato in termini di moralismo sociale, sia dai cattolici che dal
Partito Comunista.
Questo progetto, inevitabilmente, portò lui e i suoi a cozzare contro gli interessi dei racket, e nell'ordine
di Camorra, Mafia e 'Ndrangheta.
Luigi ha ricevuto da solo più minacce di morte che io e voi cartelle di pagamento dal Comune di Torino.
Io l'ho consciuto dieci anni fa,  alle sede di un gruppo di omosessuali cristiani di cui lui aveva auspicato
la formazione e che faceva ospitare alla sezione Abele di via Giolitti (sulla piazza Valdo Fusi) , sempre
per il principio di dare spazio e accoglienza a chiunque sta ai margini. Era un uomo schietto, dalle parole
semplici e dirette, di cui non avrei nemmeno detto che potesse essere un prete. E invece prete era dal '72,
ordinato dal più grande vescovo che questa città abbia avuto, Michele Pellegrino (leggete oggi nel 2012
il testo di CAMMINARE INSIEME e poi ditemi). Fu all'ordinazione che Pellegrino gli disse:
"La tua parrocchia sarà la strada".
Per strada l'ho visto l'ultima volta che ci siamo incontrati, al funerale di un comune conoscente, circa due
anni fa. Era venuto al cimitero in pullman, era sceso alla fermata di Corso Regio Parco del 68 - doveva
arrivare dalla sede centrale Abele di corso Trapani, il capolinea del bus è a un isolato da lì - e aveva camminato solo e tranquillo fino a noi. Senza uno straccio di scorta. Un uomo che ogni giorno che esce a
prendere il giornale rischia che qualcuno lo aspetti appostato all'angolo con una pistola in tasca.
Agli amici costernato ha risposto quello che già aveva detto nella mia chiesa - il tempio evangelico di via
Viterbo, a Lucento Sud - quando l'avevo invitato col mio piccolo centro culturale a parlarci di LIBERA e
della lotta quotidiana contro Cosa Nostra in meridione.
"La paura è nella cultura delle mafie. La paura e la violenza sono i loro unici strumenti. Se iniziamo a portargliene via uno, la battaglia è metà vinta."
Chiudo con queste sue parole.
Io non ho altro da aggiungere.

Janisch

lunedì 18 giugno 2012

ENTRY 0042 - 18.6.12
42 : GLI EROI SCOMPARSI

42.
Nel vangelo degli scombinati del xx secolo dal titolo "Guida Galattica per gli Autostoppisti", 42 era la risposta alla Grande Domanda sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto.
Purtroppo nessuno conosceva il testo della Grande Domanda: sicchè la Grande Risposta non serviva a un
accidente.
L'Autore ipotizzava che si potesse trattare della domanda che Bob Dylan faceva in "Blowin'in the Wind":
quante strade deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?
Può essere. Al sottoscritto vengono in mente altre possibili domande:
- Quante posizioni erotiche bisogna conoscere prima di poter morire felici?
- Quanti esseri intelligenti esistono nell'Universo?
- Di quante lettera consta ogni colonna della Bibbia ebraica?
- Quante nazioni ci sono nel Risiko?
E via così.

Nella Smorfia degli Invisibili, 42 è il numero degli Eroi Scomparsi. Quelli che non muoiono, scompaiono.
Quelli come Jim Morrison: cantante dei Doors, poeta americano inserito nei libri di testo superiori con Bob
Dylan e Woody Guthrie. "Non ho mai visto il suo corpo" dichiarò Ray Manzarek, il tastierista e mente pensante del gruppo, dopo le frettolose esequie al Pere Lachaise di Parigi. Una fuga dalle scene? Un complotto della CIA? Ancora oggi c'è chi lo avvista lungo le banchine della Rive Gauche (come se dal 1971
non si fosse comunque mai più mosso di lì).
 Volevamo il mondo e lo volevamo allora...
Beh, lo abbiamo avuto, compagno. E adesso che xxxxx ce ne facciamo...?

Elvis Presley. Lui il mondo se lo era mangiato, letteralmente, fino a pesare quasi più dell'auto che doveva trasportarlo. Droghe, alcool e colesterolo han fatto a gara a chi se lo prendeva prima: eppure anche lui è
stato avvolto nella foschìa del mistero popolare, che lo vuole vivo e snellito (nei limiti) lungo le strade d'America, a suonare sotto falso nome gli spiritual dei fratelli neri nelle bettole dei truckers, applaudito
dietro file di bottiglie di Jack Daniels, una stanza fissa con patio e condizionatore guasto  sotto il nome di
Aaron Jones - all'Heartbreak Hotel, naturalmente.

Marylin Monroe. False dichiarazioni dei medici, falsi certificati, una discesa in punta di tacchi dall'ambulanza
in una via laterale e voilà, la femme fatale ritorna Norma la Qualunque, si spettina e ri-tinge per lasciare spazio a un brunetta con tanto di lucidatrice, in una casetta fuori mano del Midwest: marito guardiaparco e
alano steso a dormire sul prato di casa, due ragazzini che si litigano lo scooter, nella primavera umida del Wisconsin. 
Simile trovata per il più piccolo e più frocio dei fratelli Jackson, evaporato nell'eutanasia di un personaggio di cui forse nessuno di noi aveva mai sentito il fascino nè, tantomeno, il bisogno - ma che ha significato l'uscita dal ghetto per milioni di neri d'America. Nessun altro divo nero era mai salito dalla porta principale dei palazzi della fama & del potere dei bianchi americani, facendosi ascoltare e ballare dai visi pallidi del mondo tutto e costruendosi un impero alla pari dei Presley, delle Streisand e di Babylollywood.
Peter Pan è volato a Neverland per la porta di servizio, là dove il tempo che passa e la legge degli uomini non lo potranno più disturbare.

Kovalsky, il Cavaliere Invisibile, che sulla sua Pontiac verde sbriciola i divieti e i  limiti sino ad arrivare alla velocità di fuga dalla realtà. Come l'argento vivo degli alchimisti non lo si afferra, non lo si fissa, non lo si può
fermare. Fugge in eterno come gli elettroni nella corrente elettrica, inseguita dalle Leggi e dall'Ordine, che non
potendolo capire non lo arresteranno mai.

Nel bene e nel male, questo mondo ha bisogno di eroi. Non solo giovani e belli, ma anche sporchi e cattivi, purchè eroi: e quindi integri, irraggiungibili...eterni. La loro distanza da noi è il miglior pretesto per mantenere la nostra inerzia - i modelli sono fatti per rimanere tali. Ma noi continueremo ad amarli, perchè la loro tragedia ci rassicura e ci  fa sentire umani. Perciò non permetteremo mai loro di lasciarci soli.

How many roads must a man walk down
before you can call him a man....

J.





venerdì 15 giugno 2012

ENTRY 0041 - 15.6.12
TANTI AUGURI - Apocrifo di Vasco Rossi

Trovato sotto il materasso dell'albergo a ore DA LILIANA
in Corso Fratelli Cervi, Bellaria, Rimini.

Eh beh, e come stai...?
stai sempre bene te...e come mai?
Ah,sì
eh già
tu che conosci
la felicità
te la tieni stretta,eh...
non la condividere

Perchè le cose date non tornano mai indietro
e sono cose fragili, si spezzan come vetro
e te che dai del tu alla vita, ti salverai così:
il cuore non invecchia, e i sogni,beh...
quelli son sempre lì!
Seeeempre lì

Beh dai, e dove vai?
nessuna parte,certo...ma lì ci andrai
Lo so
da me,
da soli almeno
si sta con sè
Ma io non son sicuro
che tutto 'sto futuro
sia fatto poi per me
E'  troppo complicato
e almeno del passato
ti puoi fidar perchè
è già parte di te

E invece l'avvenire (che poi non vuol venire)
lo trovi fatto già,
da chi non ti conosce,da chi non ti capisce
e poi ti fregherà
o sta'a vedere che
ti hanno fregato già!

Essì...ha ha
Beh tanti auguri
a chi si sente parte di qualcosa
a chi scambia il profumo per la rosa,
a chi ha firmato il suo contratto in bianco
a chi si sveglia sempre troppo stanco,
e a chi ancora è testardo come un mulo
e manda questo mondo ed i suoi servi a fare in xxxx

VR



mercoledì 13 giugno 2012

ENTRY 0040 - 13.6.12
C'ERA UNA VOLTA

C'era una volta un uomo intento a costruirsi una casa.
Voleva che fosse la casa più bella e accogliente del mondo.
Vennero intanto a chiedergli aiuto perchè il bosco vicino era andato a fuoco.
Ma l'uomo non voleva distrarsi nè sprecare le sue forze: a lui interessava soltanto della sua casa.
Quando alla fine ebbe concluso il suo lavoro, uscì ad ammirarla e scoprì che la sua casa sorgeva
in mezzo al deserto.
 (Somalia)

C'era una volta un uomo che andava nella foresta alla ricerca di avorio.
Quando finalmente lo trovò, scoprì che stava attaccato a un enorme elefante.
(Congo)

C'era una volta un villaggio che organizzò una grande festa.
Fu costruita una grande botte ed ognuno avrebbe dovuto versarci una bottiglia di vino.
Ma un uomo avaro per non contribuire versò una bottiglia d'acqua, pensando che in una botte così grande
la cosa sarebbe passata inosservata.
Ma non fu l'unico ad avere questa idea.
E così, al giorno della festa dall'enorme botte non zampillò che un fiotto d'acqua.
(Israele)

C'era una volta un infermiera che trovò il paziente addormentato, e lo scosse con forza fino a svegliarlo.
Quando l'altro le domandò seccato cosa c'era, lei gli rispose che aveva dimenticato di somministrargli
il sonnifero.
(Grecia)

C'era una volta il mondo, che Dio aveva appena finito di fare.
Si avvicinarono quattro angeli.
Il primo chiese: "Signore,come lo hai fatto?"
E così nacquero la scienza e gli ingegneri.
Il secondo disse : " Che meraviglia!"
E così nacquero l'arte e gli esteti.
Il terzo domandò: " Quanto può valere?"
E così nacquero gli agenti immobiliari.
Il quarto rimase in silenzio,perplesso.
Il mondo così com'era non gli piaceva affatto, e se solo avesse aperto bocca magari Dio gli avrebbe anche
dato ascolto...ma non se la sentì di esporsi, e non disse una parola.
E così nacque la maggior parte dei fessi che il mondo lo popolano ancor oggi.
(Turchia)


J.