martedì 4 settembre 2012

ENTRY 0054 - 03.9.12
IL CANTICO DELLE COSE CHE NON PASSANO

Le nuvole tra una montagna e l'altra, che sembrano trascorrere, ma non è così.
Si disfano e si ricompongono, perchè sono tessute d'aria, e l'aria è una sola per tutte loro.

Lo sciacquìo del ruscello all'apertura delle chiuse, quando la notte sta per farsi mattino.

La linea del declivio dove , alta sulla valle, la mandria pascola sotto il cielo.

La canzone delle stelle che si alza brillante dopo il tramonto della Luna.

Il fischio delle aquile lontane, che osservano dalle rupi cercando la preda.

Il colore dei fiori che sbocceranno puntuali ad ogni avvio della loro stagione.

Il telo della foschìa che ristagna dalla parte del fiume.

La magia negli occhi di un cane mentre guarda il padrone.

Un lago fermo sotto il sole ad aspettare il suo vento.

Le parole tra le persone che si amano nonostante l'indifferenza del futuro.

La carta ingiallita di un libro riaperto dopo un lungo tempo, il suo profumo antico e la firma di qualcuno
che lo ha posseduto prima di noi.

L'aroma di arance nell'aria a Dicembre, quando il tramonto si prolunga sfidando il buio.

La stessa musica che ci ammaliava da bambini, e che ora ci incanta da uomini e donne adulti.

La poesia del corpo che scivola contro un altro corpo, e l'ansimare del giorno contro le persiane, ancora
distante come un sogno.

Il sogno stesso, che permea ogni momento vero delle nostre vite.

La nostra storia : perchè noi siamo storie raccontate da un Dio sconosciuto, e le storie non finiscono mai.

J.


Nessun commento:

Posta un commento