martedì 19 marzo 2013







 VOCI DI IERI DALLA GUERRA INVISIBILE

Cari Pinguini,
archiviando i post dell'anno passato ho trovato utile ristampare quello datato 18 Settembre 2012.
Se vi va, vedete voi il perchè.

Janisch

ENTRY 0057 - 18.9.12
SCENE DI ORDINARIA GUERRIGLIA

C'è una Guerra Invisibile che infuria nel mondo visibile.
Io, voi, noi tutti siamo coinvolti.
Non vorrei che lo dimenticaste. Perchè è facile da dimenticare. Anzi, tutto intorno alle nostre giornate è disposto e apparecchiato perchè lo si dimentichi.
L'asilo o la scuola dei bambini ve lo fa dimenticare.
La chat e Facebook ve lo fanno dimenticare.
La palestra e il massaggio thai ve lo fanno dimenticare.
La Costa Crociere e i tour operator ve lo fanno dimenticare.
Voi invece ricordatelo se volete sopravvivere. Perchè la Guerra è contro di voi.
Contro il diritto alla dignità del lavoro.
Contro l'onestà e contro l'innocenza.
Contro i diritti civili e contro l'eguaglianza.
Contro la memoria e il retaggio del passato.
Contro la fiducia nell'avvenire.
E la Guerra non è, come alcuni di voi hanno pensato, un'idea filosofica: è un progetto redatto e posto in atto da chi ha interesse al malessere, al disagio, alla povertà e all'ingiustizia.
Dalle Mafie che affamano e assetano Sicilia e Sardegna.
Dai centri di corruzione amministrativa che dai ministeri a Roma mandano metastasi in ogni più piccolo comune da Sondrio a Siracusa, creando guasto e disservizio in nome dell'interesse privato.
Dalla cosca vaticana che impone un blocco nel progresso dei diritti civili, dalla ricerca scientifica all'eutanasia alle coppie di fatto all'omosessualità.
Dai parassiti della finanza che traggono profitto dalle crisi e danneggiano l'economia produttiva per favorire speculazioni appoggiate dai grandi feudi bancari.
Dagli architetti dello sfascio come il sicario svizzero di casa Agnelli, mandati  da azionisti già oscenamente ricchi a liquidare aziende colpevoli di non pompare abbastanza dividendi in casse stracolme e socialmente improduttive (che alla fine non faranno che lasciare a certi successori decerebrati e cocainomani senza nessuna qualità, alimentando il declino della razza padrona), salvo spostare il lavoro in zone del mondo dove
si può pagare una persona con ciò che da noi è necessario ad acquistare il pane e la cicoria.
Alle prostitute dei media, che diramano comunicati su commissione, di volta in volta per spaventare o per rassicurare i cittadini ignoranti e in ogni caso per convincerli che la cosa migliore è stare nel proprio,non esporsi e ed affidarsi ai propri rappresentanti corrotti, manager pubblici incapaci, alle caste dei primari, dei docenti,dei vescovi,dei magistrati, dei giornalisti, dei notai e di tutta la sozzura il cui interesse finale è mantenere la società civile in questo eterno, patinato prolungamento del Medio Evo.
Per questo la Guerra è contro di voi.
Contro i vostri figli.
La guerra del Potere contro il Diritto, del Privilegio contro il Merito.
Del Passato contro il Futuro.

 "Sono i Governi che devono aver paura dei Popoli, e non il contrario."
                                                                                       ALAN MOORE, 1988






mercoledì 6 marzo 2013







                                         H  O  W  L     II
          
                                       U n  I n n o  p e r   l a   G e n e r a z i o n e   I n t e r r o t t a



Ho visto il parto dell'ultimo secolo,
tutto il dolore di un secolo stanco:
quel che è rimasto di una lunga giornata
di fuochi e urla e  graffi e preghiere,
il sangue in una sala parto vuota
chiusa al pubblico, Amici e Compagni
hanno portato via un sogno
nato in silenzio, morto domani.
Ho visto i loro visi spenti
sperare nel peggio, ghigni stellati
mirare a gambe di estranei,
colpire il riflesso del loro errore:
carta straccia, straccia e stampata
con gli elenchi delle vittime
come un conto al supermercato
della sommossa dei figli dei ricchi.
Amici e Compagni, a Valle Giulia
vi han visti altri... io ero a scuola
a imparare l'alfabeto,viaggiavo di notte
tra gli operai  verso Napoli, e voi bei giovani
dalla famiglia sicura, scorie del futuro
avete ucciso Pasolini ben più di una volta,
in ben più di un modo, in ben più di un Lido.

Ho visto i miei fratelli invertiti
sorridere al Dottor Mengele,
cantare in cerchio "siamo nati così"
marciando su Madre Natura,
che dormiva indifferente
ai dettagli che straziano gli uomini.
Ho visto i miei cugini invertiti
ripiegare l'arcobaleno in un cassetto,
chiuso e canforato con la libertà
scambiata per un bouquet appassito
e due pugni di riso in Municipio,
i poveri hanno sogni poveri
e così muoiono le rivoluzioni.
"E' qui che dànno i guinzagli ?"
E anche voi , baffute signorine
dalla voce stridula, tra slogan e saune
siete passati sul corpo di Pasolini
marciando al ritmo dei marchi di moda,
idee attillate siglate Stonewall -
secondo reparto a destra, vede?
i Saldi di Fine Cultura ...
chiude la stagione dell'Emancipazione.
E i corpi marciscono un pò più in fretta delle anime,
qualcuno vi aspetta giù ad Ostia Lido.

E ho visto le donne, Dio se le ho viste 
alle avancasse della vita
inchiodare conti ai nomi
degli uomini sbagliati... spargere ceneri
di reggipetto e alzare bestemmie
contro gli uomini sbagliati...
uomni piccoli, uomini storti,
amici fragili dalle poche forze
fatte di pochi sogni, una casa con giardino
e occhi da guardare sopra la cena,
un divano senza colpe  per la lunga sera
con bambini già adulti dietro il muro del bagno.
Ho visto le Erinni chiedere vendetta
a poveri uomini grigi, innocenti
perchè umili e senza fantasia,
e le ho viste stuprarli
per quanto erano state stuprate,
ma da altri...fredde del freddo di maschio,
Baccanti dal seme di maschio,
impregnate di astio maschile.
Donne dal seno arido, donne di sale
che hanno guardato indietro, 
a Sodoma intrisa del potere
e hanno indossato il fuoco sbagliato.
Voi non avete ucciso Pasolini,
sorelle esangui ostile al dispari:
ma nemmeno, per certo,
gli avreste dato la vita.

E ho visto la folla alla porta girevole,
entrare e uscire dai diritti e dai doveri
come dal WC in fondo al bar:
predando i primi come carta igienica,
lasciando gli altri come profilattici
ognuno al suo posto,chiusi per "il prossimo".
Ho visto il demo di democrazia
sfilare in alberghi a quattro stelle
in vie con fondali che coprono la strage,
pagare con Mastercard regimi fascisti
e portare le foto del mare agli amici
nei loro salotti con ritratto di Marx.
La pasta l'è scotta, plebei patinati
che i vostri ricordi li avete comprati,
e come un sepolcro una Golf imbiancata
contiene la vostra coscienza sprecata,
talmente banale che si è meritata
l'insulto di questa mia rima baciata.
Ti ho visto mio popolo, mio dolore
piegarti come le spighe al voto,
svendere l'orgoglio contadino,
le balere e il vino alla bocciofila
per sigle inglesi senza vita,
per sogni in pacchi da sei, 
locandine di un solo film ,
il fermo immagine di un mondo Ikea
con fede restituibile, amore modulare,
saggezza in leasing, disfatti o rimborsati.
Ti ho visto gente, mia gente tradita
e traditrice, vendere i boschi cupi
dei partigiani a chi stende i binari
di ferrovie per manager, ti ho vista
chiudere le cascine, lasciare le colline,
cercare le piscine, battere le latrine
il tutto su 99 canali di vendita
su cui niente si può comprare
perchè il valore è altrove,
nella speranza e la memoria
che rendono dignità ai popoli
vivi,affamati,dimenticati.
Piango per te, che non hai conosciuto Pasolini
ma lui ha incontrato te, e già
per te piangeva in Friuli,
a Roma Prenestina, con vista su Salò
sognandoti nuda in piedi a pugno alzato,
Vittoria Amara figlia di questo secolo.


Scusami Allen, non ho potuto farne a meno.

6/3/13
Janisch