sabato 12 maggio 2012

ENTRY 0029
12.5.12

IL DOTTORE,LA LANTERNA E IL GIOCO DI CARTE

Diario Invisibile, Entry 0029:
Qualche giorno fa sono tornato ferito dal fronte.
Una donna,questa volta Devo ricordare che il pericolo
può venire da qualsiasi parte. Un sorriso sotto due occhi
può non essere che un'arma come un'altra, e spesso più
 Non si ha mai abbastanza esperienza poer scansare il vento.

Nel tempo in cui sono rimasto a riposare, non ho potuto
aggiornare il Diario ma ho letto molto, specie racconti da tutto il mondo.
Questi sono per voi.

1. L'AIUTO DI UN DOTTORE
(Storia cinese)

Un uomo confidava all'amico:
"L'altro giorno per fortuna ho portato l'asino con noi
in campagna per la gita di famiglia...mio figlio è rimasto ferito,
ma in questo modo l'abbiamo potuto portare dal medico di
gran carriera!"
"Capisco...ma che cosa gli era successo?"
"Oh,è stato preso a calci dall'asino."
"Ah. beh, se io fossi in voi lo porterei dal dottor Chang."
"Ma il tuo dottore una volta non era il dottor li?"
"Certo.Ma vedi, il mese scorso sono stato molto male, e la cura
che lui mi ha prescritto mi ha fatto stare anche peggio.
Allora sono andato dal suo collega, il dottor Xian...ma la medicina
che mi ha dato mi ha aggravato: ero più morto che vivo.
Così, ho finito per andare dal dottor Chang!"
"Ed è lui che ti ha guarito?"
"No. No, per fortuna lui non era in casa."

2.LA LANTERNA DEL CIECO
(Storia Giapponese)

Un cieco era andato a trovare un amico, e insieme i due tirarono
tardi; infine, accompagnandolo alla porta l'amico offrì al cieco una
delle lanterne che teneva accese alla porta di casa.
"E cosa ci dovrei fare?" rise questi. "Per me, il giorno è uguale alla notte."
"Non è per te, ma per chi puoi incrociare per le strade del villaggio,
che a quest'ora è immerso nel buio.Altrimenti ti potresti scontrare con un altro passante."
Così il cieco salutò l'amico e uscì nella notte ventosa. Ma poco dopo, circa a metà strada,
sbattè pesantemente contro qualcuno che cadde con lui, lungo disteso.
"Ma che,sei cieco come me?!"gridò,indispettito."Non l'hai vista la lanterna?"
"Amico, la tua lanterna l'ha spenta il vento"rispose l'altro.


3. UNA MANO DI CARTE
(Storia Indiana)

Il Maestro Senza Nome aveva un giovane allievo, brillante ma impetuoso,
che andava sostenendo che chiunque era sempre e comunque in grado di scegliere
liberamente, e che ciascuno era responsabile della propria situazione.
"Chi si lamenta dovrebbe anzi agire, perchè la felicità è alla portata di tutti"era
solito proclamare. "Non ci sono scuse."
Un giorno il Maestro lo prese da parte e lo condusse da un contadino,a tutti noto
come un uomo pigro,ignorante e senza qualità.
A questi e all'allievo il maestro diede un mazzo di carte, e ne lasciò dieci a quest'ultimo
e venti al contadino.
"Il gioco è semplice" spiegò loro: "ciascuno di voi scelga una carta da opporre alla carta
proposta dall'altro, e il valore più alto di una coppia vinca."
"Ma io ne ho la metà,e questo villico vincerà tutte le mani facilmente!" protestò l'allievo.
"Questa è la vita" disse il maestro. "E adesso scegli."


Spero che le tre storielle diano da meditare a qualcuno che crede di avere un pò troppe risposte.
Le domande sono molto più utili, quando si vive in guerra.
Anche se è una guerra invisibile.

Janisch



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