martedì 3 aprile 2012

ENTRY 0009
3.4.12

EROS E TEMPO
Apocrifo di J.P.Sartre, Maggio 1968

Lasciate che vi dica del tempo.
Io del tempo ho un'idea sessuale.
Passato e futuro si fanno tra loro,continuamente, in tutte le posizioni possibili.Più qualcun'altra.
Il futuro è maschio, il passato è femmina.
Qualche volta il passato viene impregnato dal futuro, e allora riusciamo a guardare la vita in un
modo nuovo e differente: questo ci spinge avanti, a ricreare noi stessi e la direzione in cui vogliamo vivere.
Ma il più delle volte è il passato che mette sotto il futuro, e allora si resta legati a quel che è stato; continui
ad amare cose e persone che non ti appartengono più, e la tua vita avanza lenta e con grande fatica, col
freno a mano tirato, un grande attrito da vincere.
La paura trattiene indietro, il desiderio spinge oltre.
E' strano che di solito si associ la paura al futuro, quando è chiaro che invece ci viene dall'essere soggetti
al nostro passato. Forse succede perchè il futuro ci è ignoto, e temiamo che venga a rimpiazzare quello che
conosciamo già: perchè è questa  la natura delle cose.
 Ma soltanto il futuro può renderci liberi.
Il passato può raccontare bugie ( e lo fa spesso), ma non può fare promesse...non fa che ripetere se stesso,
con l'immagine che abbiamo di noi che ancora si porta dentro.
Il futuro invece è cambiamento, un'identità che scorre come l'acqua verso la promessa indefinita di quello che
di noi faremo domani.
E dal connubio, anzi dall'incesto dei due tempi nasce, in ogni momento, il mistero del presente.


(Ritrovato nello scrittoio del bordello Chez Floriane, Rue des Poetes, Pigalle Paris)

Nota del Blogger:

Tranquilli, ragazzi.
Domani ritorniamo stupidi.

Janisch

1 commento:

  1. MI piace questa interpretazione del tempo ....
    e' una questione che riguarda tutti la paura del futuro e il troppo peso del passato, pure il sottoscritto, soprattutto la paura di fare certe scelte che richiedono un po' piu' di fiducia nel futuro e... in me stesso, eppure con un pizzico di consapevolezza cerco di liberarmene.
    Allora e' forse meglio vivere il famoso "istante",il presente,
    un compositore francese Henry Dutilleux oggi quasi centenario ha scritto un pezzo magnifico, un po' difficile ma non importa ... che si intitola "Mystere de L'istant" bellissimo titolo per riprendere il suo connazionale Sartre. Anche il "movimento" e il popolo LGBT dovrebbero avere piu' fiducia in loro/noi stessi.
    Oggi e domani sara' sicuramente MEGLIO
    marciamo fiduciosi!!

    bacio
    Lorenzo

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