lunedì 18 giugno 2012

ENTRY 0042 - 18.6.12
42 : GLI EROI SCOMPARSI

42.
Nel vangelo degli scombinati del xx secolo dal titolo "Guida Galattica per gli Autostoppisti", 42 era la risposta alla Grande Domanda sulla Vita, l'Universo e Tutto Quanto.
Purtroppo nessuno conosceva il testo della Grande Domanda: sicchè la Grande Risposta non serviva a un
accidente.
L'Autore ipotizzava che si potesse trattare della domanda che Bob Dylan faceva in "Blowin'in the Wind":
quante strade deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?
Può essere. Al sottoscritto vengono in mente altre possibili domande:
- Quante posizioni erotiche bisogna conoscere prima di poter morire felici?
- Quanti esseri intelligenti esistono nell'Universo?
- Di quante lettera consta ogni colonna della Bibbia ebraica?
- Quante nazioni ci sono nel Risiko?
E via così.

Nella Smorfia degli Invisibili, 42 è il numero degli Eroi Scomparsi. Quelli che non muoiono, scompaiono.
Quelli come Jim Morrison: cantante dei Doors, poeta americano inserito nei libri di testo superiori con Bob
Dylan e Woody Guthrie. "Non ho mai visto il suo corpo" dichiarò Ray Manzarek, il tastierista e mente pensante del gruppo, dopo le frettolose esequie al Pere Lachaise di Parigi. Una fuga dalle scene? Un complotto della CIA? Ancora oggi c'è chi lo avvista lungo le banchine della Rive Gauche (come se dal 1971
non si fosse comunque mai più mosso di lì).
 Volevamo il mondo e lo volevamo allora...
Beh, lo abbiamo avuto, compagno. E adesso che xxxxx ce ne facciamo...?

Elvis Presley. Lui il mondo se lo era mangiato, letteralmente, fino a pesare quasi più dell'auto che doveva trasportarlo. Droghe, alcool e colesterolo han fatto a gara a chi se lo prendeva prima: eppure anche lui è
stato avvolto nella foschìa del mistero popolare, che lo vuole vivo e snellito (nei limiti) lungo le strade d'America, a suonare sotto falso nome gli spiritual dei fratelli neri nelle bettole dei truckers, applaudito
dietro file di bottiglie di Jack Daniels, una stanza fissa con patio e condizionatore guasto  sotto il nome di
Aaron Jones - all'Heartbreak Hotel, naturalmente.

Marylin Monroe. False dichiarazioni dei medici, falsi certificati, una discesa in punta di tacchi dall'ambulanza
in una via laterale e voilà, la femme fatale ritorna Norma la Qualunque, si spettina e ri-tinge per lasciare spazio a un brunetta con tanto di lucidatrice, in una casetta fuori mano del Midwest: marito guardiaparco e
alano steso a dormire sul prato di casa, due ragazzini che si litigano lo scooter, nella primavera umida del Wisconsin. 
Simile trovata per il più piccolo e più frocio dei fratelli Jackson, evaporato nell'eutanasia di un personaggio di cui forse nessuno di noi aveva mai sentito il fascino nè, tantomeno, il bisogno - ma che ha significato l'uscita dal ghetto per milioni di neri d'America. Nessun altro divo nero era mai salito dalla porta principale dei palazzi della fama & del potere dei bianchi americani, facendosi ascoltare e ballare dai visi pallidi del mondo tutto e costruendosi un impero alla pari dei Presley, delle Streisand e di Babylollywood.
Peter Pan è volato a Neverland per la porta di servizio, là dove il tempo che passa e la legge degli uomini non lo potranno più disturbare.

Kovalsky, il Cavaliere Invisibile, che sulla sua Pontiac verde sbriciola i divieti e i  limiti sino ad arrivare alla velocità di fuga dalla realtà. Come l'argento vivo degli alchimisti non lo si afferra, non lo si fissa, non lo si può
fermare. Fugge in eterno come gli elettroni nella corrente elettrica, inseguita dalle Leggi e dall'Ordine, che non
potendolo capire non lo arresteranno mai.

Nel bene e nel male, questo mondo ha bisogno di eroi. Non solo giovani e belli, ma anche sporchi e cattivi, purchè eroi: e quindi integri, irraggiungibili...eterni. La loro distanza da noi è il miglior pretesto per mantenere la nostra inerzia - i modelli sono fatti per rimanere tali. Ma noi continueremo ad amarli, perchè la loro tragedia ci rassicura e ci  fa sentire umani. Perciò non permetteremo mai loro di lasciarci soli.

How many roads must a man walk down
before you can call him a man....

J.





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