mercoledì 4 luglio 2012

ENTRY 0046 - 04.7.12
I N D E P E N D E N C E    D A Y

Quattro Luglio.
Oggi gli Americani, responsabili di piu guerre,invasioni e regimi dittatoriali della gran parte delle altre
nazioni democratiche messe insieme, festeggiano la loro libertà nazionale. Se non avessi vissuto e lavorato
in quell'immensa spianata che divide i due Oceani Atlantico e Pacifico, e non sapessi che mediamente il
loro popolo è molto più ignorante che ipocrita, li riterrei in malafede.
La verità è invece che l'America è lo specchio di un mondo che distrugge ogni giorno ciò che crede di difendere e di celebrare : l'intelligenza della specie, la dignità della persona, il diritto a un futuro.
Questo perchè c'è una Guerra Invisibile. A lei è dedicato, con qualche pausa di relax intellettuale, questo
spazio dialogico. C'è una Guerra Invisibile contro il pensiero libero, contro la coscienza del proprio decoro
e contro la giustizia sociale, contro l'idea di unità popolare e in generale contro l'idea che la nostra realtà è
inscindibilmente interconnessa con l'esistenza degli altri.
Questa Guerra progetta un'umanità fredda e autistica, chiusa in un egoismo miserabile e privo di speranza,
perchè è ciò di cui il Potere ha bisogno per continuare ad amplificare se stesso e il profitto di coloro i cui
privilegi deve mantenere.
Nella Guerra Invisibile potete essere combattenti o potete essere vittime, anche se sovente sarete entrambe
le cose.
Non illudetevi soltanto di poter essere neutrali, o di nascondervi in qualche zona franca fingendo che non
stia succedendo nulla che vi riguardi. Non ci sono isole felici. Non ci sono nicchie di silenzio e di pace che
durino più di una serata in casa ad ascoltare musica jazz. Il giorno dopo la Guerra sarà ancora là fuori, e
se voi non andrete al fronte, il fronte prima o poi verrà da voi.
Per combattere , però, non dovete per forza indurirvi o essere cattivi. Potrete anche sorridere come ebeti tutto il tempo, o recitare dei mantra canticchiando Bob Dylan anche davanti al plotone di esecuzione: la sola
cosa che conta è che non smettiate mai di pensare, di mantenere i vostri valori, di non lasciarvi vendere nè comprare nè convincere ad accettare lo scempio organizzato che la propaganda di regime chiama "civiltà"
come la sola alternativa al caos. Perchè, e proprio questo è il punto, IL CAOS E' MEGLIO.
Dal disordine nasce l'idea, si muove l'energia che da mille e mille menti prenderà forme nuove, rinascendo
e migliorando ogni volta al servizio della vera umanità - quella che ama, soffre e ride, che non vive di calcoli
e sospetto e rancore ed egoismo. Quella che un maestro ebreo di tanto tempo fa ha chiamato:
FRATELLANZA.

J.

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