mercoledì 6 giugno 2012

ENTRY 0037 - 06.06.12

D I S S O C I A T I

L'autore di questo blog si dissocia da se stesso per la sua decisione di continuare a parlare da solo, dopo aver
ostinatamente frustato un branco di cavalli morti che trovano naturalmente il tempo per andare in palestra, passare il tempo in chat a cercare l'amore della vita o della settimana, guardare le vetrine come bambini di
Dickens, fare shopping compulsivo al mercato rionale, svernare per la serata in locali da telefilm tedesco etc,
ma NON trovano il tempo per condividere un'opinione con gli altri lettori. E' curioso, perchè continuo a non
vedere la sottile guaina che separa il tempo per leggere da quello per scrivere. Mi dissocio anche da questa mia stessa miopìa, riflesso di chiari limiti psicologici e caratteriali.

L'autore, già che c'è, coglie l'occasione per dissociarsi da alcune altre cose, persone e situazioni tipo:

- Si dissocia dal terrorismo mediatico del giornalismo da frattaglie che dilata un terremoto ( evento tragico e
rispettabilissimo che esprime, com'è noto, una volontà di Dio su cui il Pontefice riserba un delicato silenzio,
preferendo sparare xxxxate sul matrimonio girellando sulla citycar di Batman) che ha infierito su un fazzoletto
di terra come se l'Emilia-Romagna fosse sparita dalla carta geografica, con esiti disastrosi sulla stagione turi-
stica dell'intera riviera - perchè i clienti del Nord Europa, abituati a pensare che i media facciano informa-zione, credono alle palle dei nostri panic-makers e telefonano atterriti a Rimini chiedendo se ci arriva ancora il  treno.
Ora, con la massima solidarietà alle famiglie delle vittime, mi chiedo però cosa succederebbe se tra Chieri, Carmagnola e Sommariva Bosco si abbattesse un sisma del genere e giornali e TV facesse pensare il mondo
che Alessandria, Pinerolo e Chivasso fossero " straziati e in ginocchio". Perchè questa è la macelleria informativa che è stata fatta in queste settimane.
E non è stata fatta a caso o in modo compulsivo, da un ambiente produttivo abituato a trarre il sostentamento dalle carogne - delitti in famiglia, abusi sui bambini, morti sul lavoro sono il nutrimento abituale del nostro giornalismo di destra, di sinistra e di centro, laico e confessionale che sia .
E' stata fatta per mantenere alto il disagio e la paura, sentimenti che rendono ancora più remissivo un popolo
davanti a tutte le schifezze che un governo prepara per giustificare la cura di una crisi creata dall'idiozia irre-
sponsabile del sistema bancario di cui lo stesso governo è l'espressione e l'ente di tutela.
Le sciagure sono così utili ai governi che se non ci sono si mettono a crearle - negli anni '70 i Servizi Segreti
commissionavano bombe nelle stazioni e nelle piazze, anche se ancora nessuno le aveva messe nei cassonetti
davanti a una scuola (i tempi cambiano, yo).
L'autore si dissocia dal terremoto e gli fa notare che Carpi, Sassuolo, Crespellano e Reggio Emilia continuano a sussistere, a produrre e ad andare la sera in birreria alla faccia di Italia 1, di Rai3 e di tutti
gli altri sicari di Stato che cercano di uccidere la nostra serenità per farci stare chiusi in casa sospettosi
gli uni degli altri e spaventati da un mondo dove l'aria è inquinata, il sole uccide, i rumeni ti scippano e gli
zingari ti derubano, il vicino è un pedofilo e al supermarket le mozzarelle sono color cobalto, le aziende
farmaceutiche ti hanno abbassato tutti i valori di soglia in modo che se fai le analisi risulti diabetico e gonfio
di colesterolo, i tuoi figli non hanno futuro e tra dieci anni il mondo intero lavorerà in un call center, solo che
all'altro capo del telefono, a chiamare, non sarà rimasto nessuno.

L'elenco delle dissociazioni continua al prossimo numero.

E se i cavalli escono un attimo dal coma, sono liberi di nitrire dopo il segnale acustico.

Janisch


2 commenti:

  1. A proposito di terremoto ho discusso intensamente ,anche se via mail, con compagni del movimento LGBT sull'opportunita' o meno del Pride bolognese, insomma credo che comunque il terremoto sia stato un fatto molto grave, lascia dei segni profondi psicologici, economici, piu' che mai in un momento difficilissimo della Nazione italica tutta...
    Certo concordo sul fatto che si rischiano enfatizzazioni e retorica da quattro soldi sulle sciagure, da parte degli sciacalli e dei "furbi" che se ne approfittano per direzionare l'opinione pubblica, distogliere l'attenzione magari da altri problemi altrettanto gravi e manipolare le idee.... ma la soluzione e' parlarne... non trascurare nulla!! parlare del terremoto come dell'opportunita' del Pride, piu' sobrio e solidale deve essere a mio parere, e di tante altre cose .... per esempio del fatto che c'e' un impreditore di Carpi che fa firmare una "liberatoria" agli operai per farli tornare a lavorare e se per caso crolla il capannone sono cazzi loro e lui non paga una cippa....
    una cosa mooolto grave!!

    Lorenzo

    RispondiElimina
  2. Buon senso è anche, quando qualcuno mette giù su un foglio di pixel quelli che si pensa -si spera?- siano dei suoi pezzetti di cuore ascoltare -leggere?- in silenzio, magari per riprendere fiato e possibilità -la voglia?- di continuare a scrivere del grande mondo laggiù -quaggiù?-. La rete per molte persone è anche la vita, una vita decontestualizzata ma a suo modo esistente (non è un alibi, è una lettura). Sulla terna palestra-vetrina-balera ritieniti contraddetto da me che non faccio quella vita, ma che in poco tempo ne sto facendo un milione di altre, e chissà quant'altre mi aspettano ancora. Mah.

    Concludendo: se e quando ci si rivede, sarà piacevole. Leggerti -ascoltarti?- come da sempre, lo è già.

    RispondiElimina