ENTRY 0028
06.5.12
LA FRETTA DEL CERCHIO NELL'ACQUA
Apocrifo di Ivano Fossati,
ritrovato in una cabina sul litorale di Ostia,
marzo 1976.
Sono un poeta e qui guardo il mare,
sì,sono morto ma ho ancora del tempo
quello è il mio corpo,mi sembra lontano
so che è importante ma ho ancora tempo
diglielo a Nino che che venga a coprirmi,
copra i miei occhi che han visto il buio
tra le parole, tra l'onda e il sole
dì che mi copra chè sento freddo
c'è un uomo in croce che triste aspetta
su di una chiesa davanti al Lido,
"so che hai sofferto" mi dice serio,
e il suo morire somiglia al mio
quanti i ricordi di cui pentirsi,
quanta la fretta del cerchio nell'acqua
l'amore al vento, la riva amara
chiama il suo cerchio a spezzarsi piano
Diglielo a Nino che l'ho voluto,
dirglielo adesso non mi dispiace
fa un male dolce come il tramonto
come il sorriso dell'uomo in croce
sai, mio fratello lo sa da tanto
fino dal giorno che è andato via
questa è la guerra e non puoi parlarci,
questa è la guerra, la sua e la mia
tutte le vite che non ho avuto,
tutti gli amori lasciati andare
cerchi nell'acqua fioriti al Lido,
piove negli occhi e diventa mare
cerchi nel tempo non più vissuto,
piove il mio sangue e divento mare
per P.P.P.
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