lunedì 1 ottobre 2012






ENTRY 060 - 01.10.12
I L  F A S C I S M O  D E L  S I L E N Z I O

La consegna del silenzio è una delle ultime armi di distruzione di massa dell'intelligenza escogitata dagli strateghi della guerra Invisibile.
Il principio è molto semplice e risale ai tempi antichi: divide et impera. Il popolo è indeterminato e quindi
incontrollabile; al potere fa paura.
Quindi meglio suddividerlo in una pluralità di minoranze basate su criteri di distinzione netti, e tenerle più possibile ciascuna a parte dalle altre, creando un codice di diffidenza e cortesia che impedisca il dialogo, e
quindi sia la possibilità di contrasti che quella del superamento dei contrasti che potrebbe anche portare all'Unione. Il Potere prospera nella divisione, vacilla davanti all'Unione.
Nasce così la retorica della "correttezza politica", in nome della quale le differenze non si possono più rilevare ed essere oggetto di dibattito e critica in pubblico, ma vanno circondate da una cortina di inviolabilità che si spaccia per rispetto, mentre è paura mista a ipocrisia.
Gli esempi, infatti, saranno sgradevoli ma vanno fatti: il disabile arrogante e testa di xxxxx resta tale a discapito della sua carrozzella, che non lo esime dai doveri di educazione e civiltà che opprimono noi poveri mortali . Il datore di lavoro sfruttatore e insolente non può nascondersi dietro un cognome ebraico, perchè è lui che io porto in tribunale e non suo nonno morto ad Auschwitz. E non sono obbligato ad essere gentile con una donna screanzata perchè il genere di per sè non significa un accidente - sono state donne anche la Thatcher e Condoleeza Rice, almeno credo. Se escludono il mio cagnolino dalla spiaggia e dai locali pubblici dovrebbero fare altrettanti coi pupattoli psicopatici che infestano i medesimi spazi, e che genitori decerebrati portano anche in giro senza guinzaglio. Ci sono anziani che andrebbero interdetti dalla guida e allontanati dai mezzi pubblici, non per ragioni inerenti l'età ma per loro intollerabile mancanza di educazione, che sicuramente si portavano dietro e dentro anche da giovani. E chiunque abbia frequentato l'ambiente omosessuale sa quanti gay subdoli, laidi e disturbati si aggirino tra le pieghe di un sottomondo che ancora vive tare dovute all'anonimità e all'ambiguità di troppi sempre pronti a invocare discriminazioni,più spesso presunte che reali, a giustificare la  codardìa e l' opportunismo per cui rifiutano di dichiararsi, perpetuando e giustificando il pregiudizio di chi deduce che abbiano qualcosa da nascondere.
Criticarsi onestamente e alla luce del sole serve a mettere in relativo le proprie differenze, abbattendo il silenzio che non fa che generare incomprensione e isolamento, creando un nuovo tipo di fascismo fatto non di manganelli e olio di ricino, ma di timore e omertà, di  sguardi sprezzanti e ostilità mormorata, come è tipico dei servi.

Janisch

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