mercoledì 26 settembre 2012

ENTRY 0059 - 27.9.12
SIAMO TUTTI IN PERICOLO
Democrazia con Vista sulle Rovine

Io vengo da un posto molto lontano, chiamato Anni Settanta (70).
Non era un posto facile per viverci: andavi in piazza a un comizio e saltavi per aria. Andavi un mattino in banca e saltavi per aria. Prendevi il treno per il mare e saltavi per aria.
Dicevi di sapere chi faceva saltare per aria la gente, e si segnavano il tuo nome: poi un mattino ti trovavano
massacrato in uno spiazzo ad Ostia Lido.
Le ultime parole che Pierpaolo Pasolini, il migliore amico che non ho mai incontrato, sono state : "Siamo tutti
in pericolo."
Non intendeva, o non solo, in modo fisico. Aveva appena finito di condannare l'indifferenza, la pavidità, la
paura del differente, che lui conosceva intimamente in più modi di quanti io vi saprei spiegare. Espulso dal
partito comunista che amava,perchè omosessuale; schivato dagli omosessuali, perchè libero e non partigiano,
così invadente e imbarazzante nel suo candore disarmato: "Questo è quello che sono: e quel che sono non sarà mai normale, perchè normale è quel che è la norma in ogni società, ed esserlo non mi interessa." Punto.
Ignorato dal popolo che lui amava, perchè intellettuale; evitato dagli intellettuali, perchè non complice e non
ricattabile. Odiato dai borghesi, perchè non ipocrita. Bandito dai vescovi, lui cristiano che amava la Chiesa dei poveri.
Povero Pierpaolo: oggi non gli pubblicherebbero nemmeno un libro. Troppe persone avrebbe offeso il suo stare al di fuori delle tessere , delle scuole e delle bandiere. Allora ti lasciavano parlare, semmai ti ammazzavano dopo. Oggi ti ammazzano prima, perchè l'intelligenza fa fermata sul nascere, prima che si propaghi, o non se ne viene più a capo. Oggi all'intelligenza non si spara: la si divide, smorza e sfibra tra mille cortili e feudi, la si imbraga tra mille cortesie che nascondono solo la paura dello scontro, perchè lo scontro non è controllabile, e spesso travolge chi vive dello status quo. Oggi non si tocchino le donne, i bambini e gli anziani, la famiglia, i disabili, gli stranieri, gli omosessuali, i malati fisici e psichici, le religioni di ogni sorta e il sacro diritto all'ateismo, le minoranze etniche e culturali, la proprietà e l'iniziativa privata, lo Stato sociale e i diritti sindacali, il lavoro pubblico, le libere professioni, la ricerca scientifica e la gestione della salute, lo sviluppo e il PIL, gli equilibri internazionali, le nuove tecnologie e la comunità globale WWW.... insomma,
niente. Non si parli più di niente, perchè nel niente prospera l'assenso e il complimento reciproco che nasconde una realtà oscura che quei torvi, violenti Anni di Piombo denunciavano e denudavano in piazza con
il suo nome storico e naturale. Il   F  A  S  C  I  S  M  O  .
L'asservimento della coscienza ai dogmi , all'omertà e al perbenismo. Il conformismo che Pierpaolo chiamava "omologazione" e che oggi abbraccia tutti i cosiddetti diversi, mai così uguali.
Non esprimete opinioni, non contraddite nessuno.
Le donne non sono solite rovinare la vita degli uomini. Gli uomini non sono soliti sopportarle per la paura di stare da soli. Tra gli omosessuali non dilaga la promiscuità e non si coprono sacche di pedofilia. La Mafia non è infiltrata nello stato fino a dirigerlo. Le multinazionali farmaceutiche non creano ogni anno nuovi malati e nuove malattie. L'economia non è in mano a pochi parassiti egoisti che programmano crisi mondiali per trarne
il massimo,inutile profitto. La democrazia non è una farsa per i fessi che si lasciano manipolare. Contro un Potere cinico e bastardo non è lecita l'insurrezione armata.
Povero Pierpaolo. Forse, ma solo forse, ti è andata bene a non esserci.
Il fascismo peggiore è quello delle minoranze che si adeguano per sentirsi quello che tu non volevi essere...
normale. Secondo una norma studiata da altri per renderti innocuo. Il servo peggiore è chi non sa di esserlo.
Allora, buonanotte. Saluti da Ostia Lido.
Hasta la Victoria Siempre.

Janisch

1 commento:

  1. Oh Janish, la tua saggezza è davvero confortante in tempi di decadenza dell'impero, con o senza le maschere da maiale, tanto nessuno nota più la differenza.
    Grazie per il tuo blog.

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