martedì 27 novembre 2012
ENTRY 0065 : 27.11.12
U N M O M E N T O N E L T E M P O
La Guerra non è tutto ciò che esiste.
C'era prima di noi e dopo di noi continuerà, ma ci sono spazi al suo interno dove non ha sostanza.
Ogni attimo è uno sparo, ma tra due spari vi è il silenzio.
Oggi per caso sono entrato dentro un attimo di silenzio.
Una svolta dopo l'altra di lievi deviazioni dalla mappa dei tragitti abituali, e mi sono trovato in un viale che
passa lungo il fiume e scende con lui sino al ponte di Sassi.
Intorno a me si svolgeva un corridoio di forme e colori in continuo mutamento, un Mosaico d'Autunno le
cui meraviglie ambrate, ruggini, ocra, dorate, verde pastello si confondevano nella pioggia sullo schermo del
parabrezza, per ricomporsi a ogni passaggio del tergicristallo.
E ho pensato a quei giorni descritti dagli scrittori di guerra, giorni come il Natale, in cui per la durata della ricorrenza le ostilità venivano sospese...e sulle trincee calava un silenzio assopito, e dalla nebbia uscivano
fantasmi in divisa senza le armi, e si offrivano sigarette scambiando le poche parole conosciute nella lingua del nemico... di dove sei, sposato, i miei figli, casa... le foto spiegazzate in bianco e nero tolte da una tasca come il più più prezioso dei tesori...e poi il ritorno alle postazioni e ai mortai, allontanandosi gli uni dando le spalle agli altri e lasciando nella neve o sulla brina impronte fragili come la vita degli uomini.
Il tempo non è una linea: o non soltanto. Possiamo guardarlo in laterale, ampliarlo e svolgerlo come una pellicola traslucida e dipingere sul suo corpo fluido le nostre memorie, dare le nostre lacrime a questa pioggia incessante ed eterna di attimi, e trasformarle in storie : le storie hanno una vita loro, come figli che popoleranno un mondo di sogni e di ricordi , e sbiadiranno molto più lentamente di noi.
Gli attimi sono nostri, e queste sono le nostre storie. Belle o tristi , lunghe o brevi che siano, ma sono parte di noi : e non hanno fine. Il silenzio tra uno sparo e quello successivo può contenere la pace, e da quell'attimo può fluire nella nostra coscienza, accompagnandoci sul campo di battaglia in attesa di essere condiviso con un nemico che non avrà nulla di verso da noi. La nostra foto, spiegazzata e in bianco nero, di ciò che abbiamo di meglio da offrire di noi all'Eternità... pace, comprensione, amore.
Janisch
giovedì 15 novembre 2012
ENTRY 0064 : 14.11.12
LA VERITA' E' UNA BALENA BIANCA
La Verità è una balena bianca che ciascuno fa finta di non vedere per non essere emarginato, preso di mira, guardato come un pazzo. eppure, la vita con Moby Dick è un'esperienza quotidiana che ciascuno fa e che
ad un certo punto non sfiora, sfonda il limite del ridicolo: perchè anche l'omertà non cancella l'effetto grot-
tesco di sapere senza poter dire.
Facciamo una rassegna di Verità Invisibili di libero accesso a tutti.
1. La Mafia governa buona parte delle regioni d'Italia, e da un punto di vista di tenuta ed efficienza lo fa persino meglio dello stato.
2. Il Governo Monti fa quel che quel rospo borioso di Marchionne è pagato per fare alla FIAT: tagliare e liquidare alla faccia del benessere dei lavoratori, per evitare che la cosche delle BANCHE paghi il conto
della cataclismica crisi mondiale che loro stesse hanno causato.
3. Il Papa è il gay con la massima visibilità mondiale, e governa una dittatura che si oppone ai diritti delle coppie di fatto perchè il divieto è il solo strumento con cui può governare un mondo trasversale fatto di preti per il 50% omosessuali e per il 50% di eterosessuali sull'orlo di una crisi di nervi.
4. L'Undici Settembre la CIA ha permesso una strage di cui sapeva da mesi per dare un pretesto per la Guerra del Golfo, che ha abbattuto con l'Iraq il primo concorrente dell'Arabia Saudita nel mercato del petrolio creando un giro d'affari enorme a vantaggio degli speculatori americani e della famiglia Bush per prima.
5. Forza Italia non è stata un'idea di Berlusconi ma un'imposizione delle cosche siciliane come pagamento di debiti pregressi e come condizione per impedire che con il vuoto di potere creato dal crollo di PSI e DC i magistrati trovassero un governo che li appoggiasse in un attacco definitivo al crimine organizzato.
6.Le multinazionali sono responsabili di crimini contro l'umanità che fanno sembrare il Nazismo un circolo
operaio: a) hanno insabbiato per 50 anni le prove della correlazione tra fumo e cancro, b) nascondono da decenni i brevetti di realtà alternative al motore a scoppio che da un secolo sta avvelenando l'unica atmosfera che abbiamo c) hanno creato,sperimentato e diffuso virus letali per venderne le cure o i vaccini: SARS, aviaria,ceppi mutati d'influenza e il più illustre di tutti e capostipite, l' HIV.
7.La TAV è un'inutile buffonata voluta a forza per coprite appalti truccati,riciclaggi e consorterie corrotte alla faccia dell'ambiente,della salute delle popolazioni interessate (immani disastri sono stati occultati nelle campagne di Lazio e Toscana, e da 15 anni petizioni firmate da un centinaio di membri dell'Ordine dei Medici hanno attestato l'alto rischio in Val di Susa). In compenso migliaia di pendolari viaggiano ogni mattino tra Torino e Milano su carri bestiame che potrebbero essere sostituiti e resi umani col 20% di quanto costerebbe la tratta Milano-Parigi, oggi semideserta malgrado GIA' molto rapida (5 ore Torino-Parigi),ma necessaria a far risparmire mezz'ora al manager cocainomane che ha 3 riunione da sbrigare in 12 ore.
8.Ogni volta che vedo un nuovo grattacielo so che dietro ci sono un politico corrotto,un architetto imbucato e strapagato,un'azienda corrutrice e spesso in affari con le Mafie locali ed esotiche e varie agenzie stampa foraggiati per convincere i fessi che è nel loro interesse avere una città che somiglia sempre più a un cimitero con le lapidi più alte possibili.
9. Michael Jackson era un povero grullo che tra tutte le devastanti operazioni estetiche cui si è sottoposto non ha pensato di fare l'unica che lo avrebbe reso felice, darci un taglio e sparire per trascorrere il resto dei suoi giorni sereni come cassiera in un WAL-MART della provincia del Midwest.
10.Breve elenco di capi illustri abbattuti dalla CIA: John F.Kennedy, la sua amante Marylin Monroe,
il fratello senatore Robert, Salvador Allende, il presidente dell'ENI Enrico Mattei, il segretario della DC Aldo Moro e virtualmente tutte le vittime dell' 11/9.
Se vi viene in mente qualcos'altro aggiungetelo in coda: la Balena è così grande che dentro ci stanno tutti i Pinnocchio del mondo.
J.
lunedì 12 novembre 2012
ENTRY 0063 - 03.11.12
PRIMA DI ESSERE UN UOMO
La Guerra Invisibile ha segni che passano quasi sempre inosservati, tra un attimo e un altro della vita quotidiana. Dovete imparare a farci caso, se volete difendervi e, nel caso, contrattaccare.
Una delle regole della guerra è, da sempre, dividere il nemico per averne ragione con minor sforzo.
Vi farò un esempio.
Per qualche settimana ho cercato un paio di stivali da uomo, per sostituire quelli che dopo un pò l'uso sconsiderato del pedale della frizione hanno logorato sul lato esterno del sinistro. Cosa apparentemente
banale, non fosse che dagli anni del Liceo io calzo d'abitudine stivali di tipo texano, allora molto diffusi.
Ho cercato dovunque, dai supermarket specializzati ai banchi del mercato dove di solito trovate le novità dell'anno prima: niente. Ho cercato in Svizzera, dove ho trascorso alcuni giorni per il ponte di Halloween
(i Santi nei Paesi che credono di essere cattolici): ancora niente. Dunque il problema non è locale.
Di qui NON parte un'ovvia tirata sul fatto che l'industria decide a priori come dovete vestirvi (ricordo una
mia ricerca assurta a barzelletta circa 20 anni fa, quando mi fu impossibile procurarmi un banale cardigan,
solo di colore verde).
Perchè il "fatto" è più ampio e inquietante: gli stessi spazi dove NON trovavo l'articolo fantasma, mi offrivano
foreste sterminate di stivali di ogni foggia e colore diverso, sino alle forme più pacchiane da prostituta slava
degli Anni '70, ma per DONNA. Le tre scelte in croce offerte agli uomini erano i ridicoli stivali tagliati bassi
(tecnicamente "borzacchini") la cui esistenza è un mistero buffo, e i trattori neri squadrati con fibbie a cui si può ormeggiare una nave, e che può indossare solo il figlio di un commercialista per completare i jeans sdruciti con cui entra al Centro Sociale occupato da altri figli di commercialisti,medici e gionalisti - tutti in divisa di ordinanza da ergastolano bulgaro.
Quindi, segnatevelo così non vi passa di mente: il sistema, che oggi si chiama Mercato e in nome del quale i sacerdoti al governo sacrificano le pensioni minime e i diritti dei lavoratori, non decide solo come ci vestiamo:
decide che cosa DOBBIAMO ESSERE.
La donna, per ripagarla di una posizione sociale inferiore e della sfiga di dover sia lavorare fuori casa che tornare a fare la massaia,l'amministratrice domestica,la balia, la badante e l'odalisca in lingerie, viene omag-
giata di un immenso spazio privato dove può sfogarsi in modo socialmente innocuo truccandosi, cambiando d'abito e pettinatura,colore dei capelli,taglia dei seni,delle labbra e del cervello possibilmente al servizio del penoso immaginario erotico maschile (che sta alla fantasia come un campo di patate sta all'agricoltura).
L'uomo, invece, è relegato al ruolo del bue che lavora, porta a lavare l'auto, muggisce a letto una volta o due al mese e schiatta tre mesi dopo la pensione (o tre mesi prima): e si veste in modo equivalente, in giacca grigia e camicia blu con scarpe Clarke se è un impiegato, in giubbone nero e polo antracite con scarpe Clarke se è un operaio, per ricordargli che i suoi pensieri devono accordarsi alla povertà del suo armadio...
un breve elenco di 2-3 capi, calcio-vagina-motori e via andare, con poche varianti (bricolage, perchè il lavoro manuale si apprezza e fa risparmiare, e il computer che ha sostituito i motori che ormai si possono
permettere solo al Club Billionaire).
Questi sono i proiettili della Guerra Invisibile, che trasformano le persone in categorie, e mettono le vittime le une contro le altre, infettandole con l'idea che le categorie siano reali: mentre sono solo armi per fare di voi
dei pupazzi, Barbie e Big Jim da svendita in mano a chi ride di voi dietro una scrivania, con la faccia da schiaffi di un Briatore o di un Lapo Elkann, completamente libero di giocare con un mondo tutto per lui.
Janisch
PRIMA DI ESSERE UN UOMO
La Guerra Invisibile ha segni che passano quasi sempre inosservati, tra un attimo e un altro della vita quotidiana. Dovete imparare a farci caso, se volete difendervi e, nel caso, contrattaccare.
Una delle regole della guerra è, da sempre, dividere il nemico per averne ragione con minor sforzo.
Vi farò un esempio.
Per qualche settimana ho cercato un paio di stivali da uomo, per sostituire quelli che dopo un pò l'uso sconsiderato del pedale della frizione hanno logorato sul lato esterno del sinistro. Cosa apparentemente
banale, non fosse che dagli anni del Liceo io calzo d'abitudine stivali di tipo texano, allora molto diffusi.
Ho cercato dovunque, dai supermarket specializzati ai banchi del mercato dove di solito trovate le novità dell'anno prima: niente. Ho cercato in Svizzera, dove ho trascorso alcuni giorni per il ponte di Halloween
(i Santi nei Paesi che credono di essere cattolici): ancora niente. Dunque il problema non è locale.
Di qui NON parte un'ovvia tirata sul fatto che l'industria decide a priori come dovete vestirvi (ricordo una
mia ricerca assurta a barzelletta circa 20 anni fa, quando mi fu impossibile procurarmi un banale cardigan,
solo di colore verde).
Perchè il "fatto" è più ampio e inquietante: gli stessi spazi dove NON trovavo l'articolo fantasma, mi offrivano
foreste sterminate di stivali di ogni foggia e colore diverso, sino alle forme più pacchiane da prostituta slava
degli Anni '70, ma per DONNA. Le tre scelte in croce offerte agli uomini erano i ridicoli stivali tagliati bassi
(tecnicamente "borzacchini") la cui esistenza è un mistero buffo, e i trattori neri squadrati con fibbie a cui si può ormeggiare una nave, e che può indossare solo il figlio di un commercialista per completare i jeans sdruciti con cui entra al Centro Sociale occupato da altri figli di commercialisti,medici e gionalisti - tutti in divisa di ordinanza da ergastolano bulgaro.
Quindi, segnatevelo così non vi passa di mente: il sistema, che oggi si chiama Mercato e in nome del quale i sacerdoti al governo sacrificano le pensioni minime e i diritti dei lavoratori, non decide solo come ci vestiamo:
decide che cosa DOBBIAMO ESSERE.
La donna, per ripagarla di una posizione sociale inferiore e della sfiga di dover sia lavorare fuori casa che tornare a fare la massaia,l'amministratrice domestica,la balia, la badante e l'odalisca in lingerie, viene omag-
giata di un immenso spazio privato dove può sfogarsi in modo socialmente innocuo truccandosi, cambiando d'abito e pettinatura,colore dei capelli,taglia dei seni,delle labbra e del cervello possibilmente al servizio del penoso immaginario erotico maschile (che sta alla fantasia come un campo di patate sta all'agricoltura).
L'uomo, invece, è relegato al ruolo del bue che lavora, porta a lavare l'auto, muggisce a letto una volta o due al mese e schiatta tre mesi dopo la pensione (o tre mesi prima): e si veste in modo equivalente, in giacca grigia e camicia blu con scarpe Clarke se è un impiegato, in giubbone nero e polo antracite con scarpe Clarke se è un operaio, per ricordargli che i suoi pensieri devono accordarsi alla povertà del suo armadio...
un breve elenco di 2-3 capi, calcio-vagina-motori e via andare, con poche varianti (bricolage, perchè il lavoro manuale si apprezza e fa risparmiare, e il computer che ha sostituito i motori che ormai si possono
permettere solo al Club Billionaire).
Questi sono i proiettili della Guerra Invisibile, che trasformano le persone in categorie, e mettono le vittime le une contro le altre, infettandole con l'idea che le categorie siano reali: mentre sono solo armi per fare di voi
dei pupazzi, Barbie e Big Jim da svendita in mano a chi ride di voi dietro una scrivania, con la faccia da schiaffi di un Briatore o di un Lapo Elkann, completamente libero di giocare con un mondo tutto per lui.
Janisch
mercoledì 17 ottobre 2012
venerdì 12 ottobre 2012
ENTRY 0061 - 10.10.12
I B U O N I E I C A T T I V I
Ricordate il gessetto la cui punta alla lavagna tracciava una linea invisibile attraverso la classe, dividendo i BUONI dai CATTIVI?
Era un'arma potente , anche se arbitraria, che metteva ciascuno di fronte alle proprie azioni: uno specchio in bianco e nero che con conosceva quelle xxxxx di sfumature di grigio.
Oggi, che siamo ancora più divisi da noi stessi e nell'imbroglio di attività in cui siamo ogni giorno coinvolti perdiamo unità d'azione e coerenza, fatichiamo a riconoscerci nei nostri var comportamenti.
Serve un altro gessetto, che faccia ciò che la Signora Maestra ha smesso da tanti anni di fare: allineare da una parte o dall'altra gli esiti della nostra coscienza.
Ecco, allora, una prima lista dei Buoni e dei Cattivi in data 10.10.2012 (quanto tempo,ragazzi....!).
BUONI
I volontari della Chiesa evangelica che raccolgono vestiti per chi non se li può permettere, specie d'inverno,
radunano alimentari dai supermercati che donano parte delle loro scorte, poi li confezionano i li distribuisco-
no ai tanti invisibili così poco chic che sopravvivono a stento nelle nostre belle città, procurano materassi a
chi altrimenti dormirebbe su degli stracci buttati su un pavimento... e alla fine di tutto questo, neanche prendono l'8 per mille dalle nostre dichiarazioni dei redditi.
CATTIVI
I deficienti che propongono la decrescita felice dai loro felici impieghi pubblici, dai loro felici appartamenti
in zona centrale, coi loro felici SUV tenuti in garage per quando nessuno guarda, i loro infelici figli strizzati
da corsi di creatività infantile e costose lezioni di yoga-nuoto-pallacorda,e se invece di sparare ravate portassero i loro cxxi a zappare per crescere frutta e verdura per chi ha fame saremmo un pò più felici tutti quanti. A REGISTRO: Pallante, Latouche.
BUONI
I magistrati e gli amministratori onesti che ogni giorno rischiano facendo il loro lavoro per mantenere pulite
regioni insozzate dalle Mafie, gli imprenditori onesti che denunciano la corruzione del comparto pubblico e subiscono la concorrenza delle imprese colluse con le Mafie, i poliziotti onesti trattati come infami e dileggiati dal sottobosco sociale che si alimenta delle Mafie, i preti che lavorano per dare spazi sani al recupero dei ragazzi strappati alle Mafie.
CATTIVI
Gli ignobili manager residenti in paradisi fiscali che inveiscono contro i Sindacati e taglieggiano i loro governi,
per allargare i dividenti di azionisti parassiti di aziende decomposte come la FIAT, i padroni del vapore che delocalizzano creando disoccupazione e disperazione nei loro paesi per andare a sfruttare in modo osceno
i lavoratori delle aree povere, i finanzieri che chiedono alla Casa Bianca di portare la guerra in Iran per coprire la voragine di una crisi creata dall'idiozia delle loro speculazioni sfrenate - che oltre a denotare una
incompetenza assoluta hanno anche devastato la parte produttiva della loro stessa economia - , i prelati con la faccia da pedofili che ti chiedono donazioni per i poveri quando la loro Chiesa ha conti e titoli a decine di zeri e in cinque giorni di tournee del Papa brucia risorse che avrebbero sfamato per un anno migliaia di bambini del Darfour. A REGISTRO: Marchionne,Agnelli,Murdock,Romney,Bertone&Bagnasco.
BUONI
Tutte le persone normali - Pasolini diceva che "normale" è ciò che la maggioranza fa,dice e pensa in una data società in un dato momento storico - che vivono e se ci riescono lavorano senza rubare niente a nessuno, senza usare il prossimo come lo sfondo opaco delle loro esigenze e paranoie, senza sfogare le loro ansie &
frustrazioni su figli,compagni e semplici conoscenti, senza pensare di essere le uniche che siano mai nate e cresciute in questo splendido e sfigato pianeta di una stellina di periferia, in una galassia di second'ordine che vista di taglio viene chiamata Via Lattea.
CATTIVI
Gli adolescenti a vita che credono che assimilare ogni spazzatura che la fantasia del mercato spaccia per progresso li manterrà giovani (mentre diventeranno dei vecchi cretini, anzichè dei vecchi e basta), quelli che si vendono per aperti e alternativi e poi diventano di colpo tradizionali quando la diversità li tocca di persona
(figli o compagni gay/bisex, amici sieropositivi o tossicodipendenti e via dicendo) - perchè la tradizione è il
miglior rifugio dei codardi di ogni specie -, quelli che invece la diversità se la vivono per forza ma la nascon-
dono per paura e/o convenienza, perpetuando ogni tipo di pregiudizio, salvo mettersi discreti in seconda fila
quando c'è da riscuotere diritti civili, quelli che credono che scambiando opinioni con altri rincoglioniti su un forum online sostituisca il dovere di portare il culo in piazza a manifestare per una società più giusta, come se la società ingiusta si spaventasse oh così tanto dei loro post indignati da revocare leggi-truffa, mandare a casa i corrotti e sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori. Continuate a sognare, fessi.
Ora scusate, finito il post devo andare a distribuire pacchi di sussistenza per i poveri e a organizzare una giornata per l'adozione a distanza coi Valdesi, quindi scusate se non ho il tempo di sentirmi in colpa per tutto quel che ancora non faccio.
E voi, cos'avete fatto di recente?
Scegliete la vostra colonna.
Janisch
lunedì 1 ottobre 2012
ENTRY 060 - 01.10.12
I L F A S C I S M O D E L S I L E N Z I O
La consegna del silenzio è una delle ultime armi di distruzione di massa dell'intelligenza escogitata dagli strateghi della guerra Invisibile.
Il principio è molto semplice e risale ai tempi antichi: divide et impera. Il popolo è indeterminato e quindi
incontrollabile; al potere fa paura.
Quindi meglio suddividerlo in una pluralità di minoranze basate su criteri di distinzione netti, e tenerle più possibile ciascuna a parte dalle altre, creando un codice di diffidenza e cortesia che impedisca il dialogo, e
quindi sia la possibilità di contrasti che quella del superamento dei contrasti che potrebbe anche portare all'Unione. Il Potere prospera nella divisione, vacilla davanti all'Unione.
Nasce così la retorica della "correttezza politica", in nome della quale le differenze non si possono più rilevare ed essere oggetto di dibattito e critica in pubblico, ma vanno circondate da una cortina di inviolabilità che si spaccia per rispetto, mentre è paura mista a ipocrisia.
Gli esempi, infatti, saranno sgradevoli ma vanno fatti: il disabile arrogante e testa di xxxxx resta tale a discapito della sua carrozzella, che non lo esime dai doveri di educazione e civiltà che opprimono noi poveri mortali . Il datore di lavoro sfruttatore e insolente non può nascondersi dietro un cognome ebraico, perchè è lui che io porto in tribunale e non suo nonno morto ad Auschwitz. E non sono obbligato ad essere gentile con una donna screanzata perchè il genere di per sè non significa un accidente - sono state donne anche la Thatcher e Condoleeza Rice, almeno credo. Se escludono il mio cagnolino dalla spiaggia e dai locali pubblici dovrebbero fare altrettanti coi pupattoli psicopatici che infestano i medesimi spazi, e che genitori decerebrati portano anche in giro senza guinzaglio. Ci sono anziani che andrebbero interdetti dalla guida e allontanati dai mezzi pubblici, non per ragioni inerenti l'età ma per loro intollerabile mancanza di educazione, che sicuramente si portavano dietro e dentro anche da giovani. E chiunque abbia frequentato l'ambiente omosessuale sa quanti gay subdoli, laidi e disturbati si aggirino tra le pieghe di un sottomondo che ancora vive tare dovute all'anonimità e all'ambiguità di troppi sempre pronti a invocare discriminazioni,più spesso presunte che reali, a giustificare la codardìa e l' opportunismo per cui rifiutano di dichiararsi, perpetuando e giustificando il pregiudizio di chi deduce che abbiano qualcosa da nascondere.
Criticarsi onestamente e alla luce del sole serve a mettere in relativo le proprie differenze, abbattendo il silenzio che non fa che generare incomprensione e isolamento, creando un nuovo tipo di fascismo fatto non di manganelli e olio di ricino, ma di timore e omertà, di sguardi sprezzanti e ostilità mormorata, come è tipico dei servi.
Janisch
mercoledì 26 settembre 2012
ENTRY 0059 - 27.9.12
SIAMO TUTTI IN PERICOLO
Democrazia con Vista sulle Rovine
Io vengo da un posto molto lontano, chiamato Anni Settanta (70).
Non era un posto facile per viverci: andavi in piazza a un comizio e saltavi per aria. Andavi un mattino in banca e saltavi per aria. Prendevi il treno per il mare e saltavi per aria.
Dicevi di sapere chi faceva saltare per aria la gente, e si segnavano il tuo nome: poi un mattino ti trovavano
massacrato in uno spiazzo ad Ostia Lido.
Le ultime parole che Pierpaolo Pasolini, il migliore amico che non ho mai incontrato, sono state : "Siamo tutti
in pericolo."
Non intendeva, o non solo, in modo fisico. Aveva appena finito di condannare l'indifferenza, la pavidità, la
paura del differente, che lui conosceva intimamente in più modi di quanti io vi saprei spiegare. Espulso dal
partito comunista che amava,perchè omosessuale; schivato dagli omosessuali, perchè libero e non partigiano,
così invadente e imbarazzante nel suo candore disarmato: "Questo è quello che sono: e quel che sono non sarà mai normale, perchè normale è quel che è la norma in ogni società, ed esserlo non mi interessa." Punto.
Ignorato dal popolo che lui amava, perchè intellettuale; evitato dagli intellettuali, perchè non complice e non
ricattabile. Odiato dai borghesi, perchè non ipocrita. Bandito dai vescovi, lui cristiano che amava la Chiesa dei poveri.
Povero Pierpaolo: oggi non gli pubblicherebbero nemmeno un libro. Troppe persone avrebbe offeso il suo stare al di fuori delle tessere , delle scuole e delle bandiere. Allora ti lasciavano parlare, semmai ti ammazzavano dopo. Oggi ti ammazzano prima, perchè l'intelligenza fa fermata sul nascere, prima che si propaghi, o non se ne viene più a capo. Oggi all'intelligenza non si spara: la si divide, smorza e sfibra tra mille cortili e feudi, la si imbraga tra mille cortesie che nascondono solo la paura dello scontro, perchè lo scontro non è controllabile, e spesso travolge chi vive dello status quo. Oggi non si tocchino le donne, i bambini e gli anziani, la famiglia, i disabili, gli stranieri, gli omosessuali, i malati fisici e psichici, le religioni di ogni sorta e il sacro diritto all'ateismo, le minoranze etniche e culturali, la proprietà e l'iniziativa privata, lo Stato sociale e i diritti sindacali, il lavoro pubblico, le libere professioni, la ricerca scientifica e la gestione della salute, lo sviluppo e il PIL, gli equilibri internazionali, le nuove tecnologie e la comunità globale WWW.... insomma,
niente. Non si parli più di niente, perchè nel niente prospera l'assenso e il complimento reciproco che nasconde una realtà oscura che quei torvi, violenti Anni di Piombo denunciavano e denudavano in piazza con
il suo nome storico e naturale. Il F A S C I S M O .
L'asservimento della coscienza ai dogmi , all'omertà e al perbenismo. Il conformismo che Pierpaolo chiamava "omologazione" e che oggi abbraccia tutti i cosiddetti diversi, mai così uguali.
Non esprimete opinioni, non contraddite nessuno.
Le donne non sono solite rovinare la vita degli uomini. Gli uomini non sono soliti sopportarle per la paura di stare da soli. Tra gli omosessuali non dilaga la promiscuità e non si coprono sacche di pedofilia. La Mafia non è infiltrata nello stato fino a dirigerlo. Le multinazionali farmaceutiche non creano ogni anno nuovi malati e nuove malattie. L'economia non è in mano a pochi parassiti egoisti che programmano crisi mondiali per trarne
il massimo,inutile profitto. La democrazia non è una farsa per i fessi che si lasciano manipolare. Contro un Potere cinico e bastardo non è lecita l'insurrezione armata.
Povero Pierpaolo. Forse, ma solo forse, ti è andata bene a non esserci.
Il fascismo peggiore è quello delle minoranze che si adeguano per sentirsi quello che tu non volevi essere...
normale. Secondo una norma studiata da altri per renderti innocuo. Il servo peggiore è chi non sa di esserlo.
Allora, buonanotte. Saluti da Ostia Lido.
Hasta la Victoria Siempre.
Janisch
SIAMO TUTTI IN PERICOLO
Democrazia con Vista sulle Rovine
Io vengo da un posto molto lontano, chiamato Anni Settanta (70).
Non era un posto facile per viverci: andavi in piazza a un comizio e saltavi per aria. Andavi un mattino in banca e saltavi per aria. Prendevi il treno per il mare e saltavi per aria.
Dicevi di sapere chi faceva saltare per aria la gente, e si segnavano il tuo nome: poi un mattino ti trovavano
massacrato in uno spiazzo ad Ostia Lido.
Le ultime parole che Pierpaolo Pasolini, il migliore amico che non ho mai incontrato, sono state : "Siamo tutti
in pericolo."
Non intendeva, o non solo, in modo fisico. Aveva appena finito di condannare l'indifferenza, la pavidità, la
paura del differente, che lui conosceva intimamente in più modi di quanti io vi saprei spiegare. Espulso dal
partito comunista che amava,perchè omosessuale; schivato dagli omosessuali, perchè libero e non partigiano,
così invadente e imbarazzante nel suo candore disarmato: "Questo è quello che sono: e quel che sono non sarà mai normale, perchè normale è quel che è la norma in ogni società, ed esserlo non mi interessa." Punto.
Ignorato dal popolo che lui amava, perchè intellettuale; evitato dagli intellettuali, perchè non complice e non
ricattabile. Odiato dai borghesi, perchè non ipocrita. Bandito dai vescovi, lui cristiano che amava la Chiesa dei poveri.
Povero Pierpaolo: oggi non gli pubblicherebbero nemmeno un libro. Troppe persone avrebbe offeso il suo stare al di fuori delle tessere , delle scuole e delle bandiere. Allora ti lasciavano parlare, semmai ti ammazzavano dopo. Oggi ti ammazzano prima, perchè l'intelligenza fa fermata sul nascere, prima che si propaghi, o non se ne viene più a capo. Oggi all'intelligenza non si spara: la si divide, smorza e sfibra tra mille cortili e feudi, la si imbraga tra mille cortesie che nascondono solo la paura dello scontro, perchè lo scontro non è controllabile, e spesso travolge chi vive dello status quo. Oggi non si tocchino le donne, i bambini e gli anziani, la famiglia, i disabili, gli stranieri, gli omosessuali, i malati fisici e psichici, le religioni di ogni sorta e il sacro diritto all'ateismo, le minoranze etniche e culturali, la proprietà e l'iniziativa privata, lo Stato sociale e i diritti sindacali, il lavoro pubblico, le libere professioni, la ricerca scientifica e la gestione della salute, lo sviluppo e il PIL, gli equilibri internazionali, le nuove tecnologie e la comunità globale WWW.... insomma,
niente. Non si parli più di niente, perchè nel niente prospera l'assenso e il complimento reciproco che nasconde una realtà oscura che quei torvi, violenti Anni di Piombo denunciavano e denudavano in piazza con
il suo nome storico e naturale. Il F A S C I S M O .
L'asservimento della coscienza ai dogmi , all'omertà e al perbenismo. Il conformismo che Pierpaolo chiamava "omologazione" e che oggi abbraccia tutti i cosiddetti diversi, mai così uguali.
Non esprimete opinioni, non contraddite nessuno.
Le donne non sono solite rovinare la vita degli uomini. Gli uomini non sono soliti sopportarle per la paura di stare da soli. Tra gli omosessuali non dilaga la promiscuità e non si coprono sacche di pedofilia. La Mafia non è infiltrata nello stato fino a dirigerlo. Le multinazionali farmaceutiche non creano ogni anno nuovi malati e nuove malattie. L'economia non è in mano a pochi parassiti egoisti che programmano crisi mondiali per trarne
il massimo,inutile profitto. La democrazia non è una farsa per i fessi che si lasciano manipolare. Contro un Potere cinico e bastardo non è lecita l'insurrezione armata.
Povero Pierpaolo. Forse, ma solo forse, ti è andata bene a non esserci.
Il fascismo peggiore è quello delle minoranze che si adeguano per sentirsi quello che tu non volevi essere...
normale. Secondo una norma studiata da altri per renderti innocuo. Il servo peggiore è chi non sa di esserlo.
Allora, buonanotte. Saluti da Ostia Lido.
Hasta la Victoria Siempre.
Janisch
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