ENTRY 0039 - 08.5.12
D I S S O C I A T I - Continua
Prosegue l'allegro elenco delle cose e delle persone da cui dissociarsi. la mie lista è personale e corredata delle
motivazioni del caso. Siete tutti invitati a produrre le vostre dissociazioni.
MI DISSOCIO da quelli che ti telefonano e poi parlano per mezzora senza mai lasciarti aprire bocca.
Che hanno così tanti problemi di cui parlarti che non hanno più spazio per infilarci mezzo minuto per ascoltare
uno dei tuoi.
A questi consiglio, in ordine inverso di efficienza:
1.Uno psicologo. Solo che sospetto che preferiscano sfogarsi gratis.
2.Un prete. Confessarsi può anche funzionare, basta non pretendere di venire assolti per forza. Per quello
occorre essere parlamentari.
3. Un sano esercizio autoerotico. A meno che da soli non si annoiano quanto annoiano gli altri.
MI DISSOCIO dai pinguini di MADAGASCAR, che rompono i maroni per tutto il primo film per tornare
a vivere al Polo, e quando poi rubano una nave e finalmente attraccano tra le nebbie e i ghiacci, esclamano : "CHE SCHIFO!"
Assomigliano troppo a tutti quei miei amici e (soprattutto) quelle amiche che sgonfiano le balle ai tori per tutto
quello che non hanno, e che tanto poi sciuperebbero o non saprebbero apprezzare. Mastro Oscar Wilde diceva che la seconda peggior cosa nella vita è non avere quel che si vuole, e la prima è averlo. Perciò si dice
"stai attento a cosa desideri...potresti ottenerlo.
E, visto che continuo a ricevere messaggi da pasdaran imbarcati sui bus per Bologna, ci tengo a sottolineare che MI DISSOCIO da quelli che scambiano il BOLOGNA PRIDE per una festa.
Compagn*, amic*, andate pure e andate in tant*, ma ricordate che lì vicino è morta della gente e in tanti
vivono nei tendoni, hanno perso il lavoro e non sanno cosa succederà domani. In questo momento dei vostri
diritti potrebbe anche non importargli una cippa, e sarebbe più che comprensibile. Quindi portate degli striscioni di solidarietà (così per una volta ci si sente vicini a qualcosa che NON è GLBT) ed evitate di fare
troppo casino: pensate se a voi fosse morto qualcuno in famiglia e gli inquilini dell'isolato davanti pur sapendolo ballassero tutta la notte in perizoma con le drag che grondano silicone sperando di essere inquadrate da ITALIA 1.
Io resto a casa perchè non ho la minima fiducia in proposito, e so che finirei per prendermi a botte con un
go-go boy decerebrato a torso nudo , o con qualche frocetta che squittisse: "Ma guaarda caro come han
rimesso su tutto in fretta,neanche paare ci sia stato il terremoto...."
Tanto il carrozzone fermerà anche qui il 16, e ci sarà tempo e modo per domandarmi se i diritti veramente ce li meritiamo o se siamo ancora fermi a 17 anni e mezzo, quando i diritti si pretendono senza però avere
un'idea ben chiara (o a volte senza neanche sapere che esistono) dei doveri.
Janisch
E voi, da che cosa vi dissociate?
venerdì 8 giugno 2012
mercoledì 6 giugno 2012
ENTRY 0037 - 06.06.12
D I S S O C I A T I
L'autore di questo blog si dissocia da se stesso per la sua decisione di continuare a parlare da solo, dopo aver
ostinatamente frustato un branco di cavalli morti che trovano naturalmente il tempo per andare in palestra, passare il tempo in chat a cercare l'amore della vita o della settimana, guardare le vetrine come bambini di
Dickens, fare shopping compulsivo al mercato rionale, svernare per la serata in locali da telefilm tedesco etc,
ma NON trovano il tempo per condividere un'opinione con gli altri lettori. E' curioso, perchè continuo a non
vedere la sottile guaina che separa il tempo per leggere da quello per scrivere. Mi dissocio anche da questa mia stessa miopìa, riflesso di chiari limiti psicologici e caratteriali.
L'autore, già che c'è, coglie l'occasione per dissociarsi da alcune altre cose, persone e situazioni tipo:
- Si dissocia dal terrorismo mediatico del giornalismo da frattaglie che dilata un terremoto ( evento tragico e
rispettabilissimo che esprime, com'è noto, una volontà di Dio su cui il Pontefice riserba un delicato silenzio,
preferendo sparare xxxxate sul matrimonio girellando sulla citycar di Batman) che ha infierito su un fazzoletto
di terra come se l'Emilia-Romagna fosse sparita dalla carta geografica, con esiti disastrosi sulla stagione turi-
stica dell'intera riviera - perchè i clienti del Nord Europa, abituati a pensare che i media facciano informa-zione, credono alle palle dei nostri panic-makers e telefonano atterriti a Rimini chiedendo se ci arriva ancora il treno.
Ora, con la massima solidarietà alle famiglie delle vittime, mi chiedo però cosa succederebbe se tra Chieri, Carmagnola e Sommariva Bosco si abbattesse un sisma del genere e giornali e TV facesse pensare il mondo
che Alessandria, Pinerolo e Chivasso fossero " straziati e in ginocchio". Perchè questa è la macelleria informativa che è stata fatta in queste settimane.
E non è stata fatta a caso o in modo compulsivo, da un ambiente produttivo abituato a trarre il sostentamento dalle carogne - delitti in famiglia, abusi sui bambini, morti sul lavoro sono il nutrimento abituale del nostro giornalismo di destra, di sinistra e di centro, laico e confessionale che sia .
E' stata fatta per mantenere alto il disagio e la paura, sentimenti che rendono ancora più remissivo un popolo
davanti a tutte le schifezze che un governo prepara per giustificare la cura di una crisi creata dall'idiozia irre-
sponsabile del sistema bancario di cui lo stesso governo è l'espressione e l'ente di tutela.
Le sciagure sono così utili ai governi che se non ci sono si mettono a crearle - negli anni '70 i Servizi Segreti
commissionavano bombe nelle stazioni e nelle piazze, anche se ancora nessuno le aveva messe nei cassonetti
davanti a una scuola (i tempi cambiano, yo).
L'autore si dissocia dal terremoto e gli fa notare che Carpi, Sassuolo, Crespellano e Reggio Emilia continuano a sussistere, a produrre e ad andare la sera in birreria alla faccia di Italia 1, di Rai3 e di tutti
gli altri sicari di Stato che cercano di uccidere la nostra serenità per farci stare chiusi in casa sospettosi
gli uni degli altri e spaventati da un mondo dove l'aria è inquinata, il sole uccide, i rumeni ti scippano e gli
zingari ti derubano, il vicino è un pedofilo e al supermarket le mozzarelle sono color cobalto, le aziende
farmaceutiche ti hanno abbassato tutti i valori di soglia in modo che se fai le analisi risulti diabetico e gonfio
di colesterolo, i tuoi figli non hanno futuro e tra dieci anni il mondo intero lavorerà in un call center, solo che
all'altro capo del telefono, a chiamare, non sarà rimasto nessuno.
L'elenco delle dissociazioni continua al prossimo numero.
E se i cavalli escono un attimo dal coma, sono liberi di nitrire dopo il segnale acustico.
Janisch
D I S S O C I A T I
L'autore di questo blog si dissocia da se stesso per la sua decisione di continuare a parlare da solo, dopo aver
ostinatamente frustato un branco di cavalli morti che trovano naturalmente il tempo per andare in palestra, passare il tempo in chat a cercare l'amore della vita o della settimana, guardare le vetrine come bambini di
Dickens, fare shopping compulsivo al mercato rionale, svernare per la serata in locali da telefilm tedesco etc,
ma NON trovano il tempo per condividere un'opinione con gli altri lettori. E' curioso, perchè continuo a non
vedere la sottile guaina che separa il tempo per leggere da quello per scrivere. Mi dissocio anche da questa mia stessa miopìa, riflesso di chiari limiti psicologici e caratteriali.
L'autore, già che c'è, coglie l'occasione per dissociarsi da alcune altre cose, persone e situazioni tipo:
- Si dissocia dal terrorismo mediatico del giornalismo da frattaglie che dilata un terremoto ( evento tragico e
rispettabilissimo che esprime, com'è noto, una volontà di Dio su cui il Pontefice riserba un delicato silenzio,
preferendo sparare xxxxate sul matrimonio girellando sulla citycar di Batman) che ha infierito su un fazzoletto
di terra come se l'Emilia-Romagna fosse sparita dalla carta geografica, con esiti disastrosi sulla stagione turi-
stica dell'intera riviera - perchè i clienti del Nord Europa, abituati a pensare che i media facciano informa-zione, credono alle palle dei nostri panic-makers e telefonano atterriti a Rimini chiedendo se ci arriva ancora il treno.
Ora, con la massima solidarietà alle famiglie delle vittime, mi chiedo però cosa succederebbe se tra Chieri, Carmagnola e Sommariva Bosco si abbattesse un sisma del genere e giornali e TV facesse pensare il mondo
che Alessandria, Pinerolo e Chivasso fossero " straziati e in ginocchio". Perchè questa è la macelleria informativa che è stata fatta in queste settimane.
E non è stata fatta a caso o in modo compulsivo, da un ambiente produttivo abituato a trarre il sostentamento dalle carogne - delitti in famiglia, abusi sui bambini, morti sul lavoro sono il nutrimento abituale del nostro giornalismo di destra, di sinistra e di centro, laico e confessionale che sia .
E' stata fatta per mantenere alto il disagio e la paura, sentimenti che rendono ancora più remissivo un popolo
davanti a tutte le schifezze che un governo prepara per giustificare la cura di una crisi creata dall'idiozia irre-
sponsabile del sistema bancario di cui lo stesso governo è l'espressione e l'ente di tutela.
Le sciagure sono così utili ai governi che se non ci sono si mettono a crearle - negli anni '70 i Servizi Segreti
commissionavano bombe nelle stazioni e nelle piazze, anche se ancora nessuno le aveva messe nei cassonetti
davanti a una scuola (i tempi cambiano, yo).
L'autore si dissocia dal terremoto e gli fa notare che Carpi, Sassuolo, Crespellano e Reggio Emilia continuano a sussistere, a produrre e ad andare la sera in birreria alla faccia di Italia 1, di Rai3 e di tutti
gli altri sicari di Stato che cercano di uccidere la nostra serenità per farci stare chiusi in casa sospettosi
gli uni degli altri e spaventati da un mondo dove l'aria è inquinata, il sole uccide, i rumeni ti scippano e gli
zingari ti derubano, il vicino è un pedofilo e al supermarket le mozzarelle sono color cobalto, le aziende
farmaceutiche ti hanno abbassato tutti i valori di soglia in modo che se fai le analisi risulti diabetico e gonfio
di colesterolo, i tuoi figli non hanno futuro e tra dieci anni il mondo intero lavorerà in un call center, solo che
all'altro capo del telefono, a chiamare, non sarà rimasto nessuno.
L'elenco delle dissociazioni continua al prossimo numero.
E se i cavalli escono un attimo dal coma, sono liberi di nitrire dopo il segnale acustico.
Janisch
lunedì 28 maggio 2012
ENTRY 0036
28.5.12
LE OLIMPIADI INVISIBILI
Abbiamo oggi l'onore di consegnare gli Ori per la Speciale Categoria: INVISIBILE ai coloro lui, lei ed esso
che si sono più distinti nel non distinguersi, o nel far casino con gli schemi della propria appartenenza.
Facciamo qui seguire i nomi dei premiati, con le relative motivazioni di tale alto, anche se dubbio, onore.
P A P E R O G A
Non si capisce se è un papero. Ha un becco diverso dagli altri. Ha i capelli in testa anzichè le piume
(quelli di gastone sono piume arrotolate col gel,e sono di piume le basette di Paperone). Sembra caduto
nell'acido da piccolo, e non è mai più tornato. E'un genio o è completamente deficiente? Pippo al confronto
è un programmatore del San Paolo. Con Paperoga nessuno riesce a spuntarla, ha sempre l'ultima parola
ed è priva di senso. Sta a Paperino come il Joker sta a Batman e Groucho Marx a Gary Cooper. E'un agente del caos a sua insaputa. Ha un posto di diritto nel Parlamento della Repubblica Italiana. Lui, almeno, ci farà ridere davvero.
P E T E B E S T
E chi diavolo è, direte voi. E'stato il batterista del gruppo musicale più famoso di tutti i tempi: i BEATLES.
Solo che non piaceva alla casa discografica, che al momento del provino lo fece sostituire da uno scono-
sciuto di passaggio di nome Ringo Starr, che era a malapena capace di tenere le bacchette in mano.
Così Pete guardò il suo ex-gruppo diventare leggenda da lontano, come si guarda passare un treno.
Ha anche provato a scriverci dei libri. secondo voi glieli hanno letti?
LA FIAT DUNA
Una delle automobili più brutte di sempre, guardata con sufficidenza persino dalle Trabant e dalle Prinz
dei tempi del Patto di Varsavia. una scatola da scape su ruote con la grazia di un dugongo e le prestazioni
di Sandro Bondi al Ministero della Cultura. Per prendere la FIAT per il sedere una volta il settimanale sati-
rico dell'Unità le dedico un intero, finto calendario. Oggi che spopola il vintage, la Duna sarebbe un successo. Basterebbe dire "l'abbiamo fatta apposta così,è l'auto che vi meritate. Compratela o la facciamo produrre ai bambini a Saigon". E giù applausi .
LA BIRO VERDE
Non fate quella faccia. e' esistita. Era il quarto colore in quei pennoni con le levette colorate di una volta.
Ne andavano giù tre e si consumavano i refill, tutti tranne uno. Quell'asparago di plastica con l'inchiostro
verde era sempre pieno. Le zitelle acide e lesbiche che a scuola chiamavamo "maestre" usavano la biro
rossa e quella blu (o il matitone con entrambi i colori. I moduli andavano compilati in nero o in blu.
Ma che xxxxx ci stava a fare quel povero verde in ste xxxxx di biro?! Neanche 30 anni di ambientalisti,
tre Partiti Verdi (tra cui i Verdi-Verdi,giuro!!!) e Greenpeace son serviti a riabilitarlo. La storia non ha pietà,
e temo anche sia daltonica.
I WAFER AL LIMONE
LA FIESTA ALLA MANDORLA,SENZA CIOCCOLATO
LA CREMA DA SPALMARE NOVI
Sono tutti dolci passati inosservati. Erano tutti buonissimi. Ho provato ciascuno di loro. Eppure hanno
mancato in pieno il palato degli Italiani e sono finiti nella grande piscina vuota dell'oblìo.
Perchè mi viene in mente il Partito Social-Democratico?
Vicolo Corto e Vicolo stretto nel Monopoli (i primi due terreni,quelli magenta)?
Edwin Aldrin, il secondo uomo sulla Luna?
I cartoni animati di Hanna & Barbera (quelli col gatto Ginxi e il leone Svicolone)?
Walter Veltroni e il suo colpo di genio di fare un partito unico della Sinistra...?
Beh,non state lì così! Aggiungete i vostri Invisibili.
Fate sapere al mondo che cosa ci siamo persi...
Janisch
28.5.12
LE OLIMPIADI INVISIBILI
Abbiamo oggi l'onore di consegnare gli Ori per la Speciale Categoria: INVISIBILE ai coloro lui, lei ed esso
che si sono più distinti nel non distinguersi, o nel far casino con gli schemi della propria appartenenza.
Facciamo qui seguire i nomi dei premiati, con le relative motivazioni di tale alto, anche se dubbio, onore.
P A P E R O G A
Non si capisce se è un papero. Ha un becco diverso dagli altri. Ha i capelli in testa anzichè le piume
(quelli di gastone sono piume arrotolate col gel,e sono di piume le basette di Paperone). Sembra caduto
nell'acido da piccolo, e non è mai più tornato. E'un genio o è completamente deficiente? Pippo al confronto
è un programmatore del San Paolo. Con Paperoga nessuno riesce a spuntarla, ha sempre l'ultima parola
ed è priva di senso. Sta a Paperino come il Joker sta a Batman e Groucho Marx a Gary Cooper. E'un agente del caos a sua insaputa. Ha un posto di diritto nel Parlamento della Repubblica Italiana. Lui, almeno, ci farà ridere davvero.
P E T E B E S T
E chi diavolo è, direte voi. E'stato il batterista del gruppo musicale più famoso di tutti i tempi: i BEATLES.
Solo che non piaceva alla casa discografica, che al momento del provino lo fece sostituire da uno scono-
sciuto di passaggio di nome Ringo Starr, che era a malapena capace di tenere le bacchette in mano.
Così Pete guardò il suo ex-gruppo diventare leggenda da lontano, come si guarda passare un treno.
Ha anche provato a scriverci dei libri. secondo voi glieli hanno letti?
LA FIAT DUNA
Una delle automobili più brutte di sempre, guardata con sufficidenza persino dalle Trabant e dalle Prinz
dei tempi del Patto di Varsavia. una scatola da scape su ruote con la grazia di un dugongo e le prestazioni
di Sandro Bondi al Ministero della Cultura. Per prendere la FIAT per il sedere una volta il settimanale sati-
rico dell'Unità le dedico un intero, finto calendario. Oggi che spopola il vintage, la Duna sarebbe un successo. Basterebbe dire "l'abbiamo fatta apposta così,è l'auto che vi meritate. Compratela o la facciamo produrre ai bambini a Saigon". E giù applausi .
LA BIRO VERDE
Non fate quella faccia. e' esistita. Era il quarto colore in quei pennoni con le levette colorate di una volta.
Ne andavano giù tre e si consumavano i refill, tutti tranne uno. Quell'asparago di plastica con l'inchiostro
verde era sempre pieno. Le zitelle acide e lesbiche che a scuola chiamavamo "maestre" usavano la biro
rossa e quella blu (o il matitone con entrambi i colori. I moduli andavano compilati in nero o in blu.
Ma che xxxxx ci stava a fare quel povero verde in ste xxxxx di biro?! Neanche 30 anni di ambientalisti,
tre Partiti Verdi (tra cui i Verdi-Verdi,giuro!!!) e Greenpeace son serviti a riabilitarlo. La storia non ha pietà,
e temo anche sia daltonica.
I WAFER AL LIMONE
LA FIESTA ALLA MANDORLA,SENZA CIOCCOLATO
LA CREMA DA SPALMARE NOVI
Sono tutti dolci passati inosservati. Erano tutti buonissimi. Ho provato ciascuno di loro. Eppure hanno
mancato in pieno il palato degli Italiani e sono finiti nella grande piscina vuota dell'oblìo.
Perchè mi viene in mente il Partito Social-Democratico?
Vicolo Corto e Vicolo stretto nel Monopoli (i primi due terreni,quelli magenta)?
Edwin Aldrin, il secondo uomo sulla Luna?
I cartoni animati di Hanna & Barbera (quelli col gatto Ginxi e il leone Svicolone)?
Walter Veltroni e il suo colpo di genio di fare un partito unico della Sinistra...?
Beh,non state lì così! Aggiungete i vostri Invisibili.
Fate sapere al mondo che cosa ci siamo persi...
Janisch
venerdì 25 maggio 2012
ENTRY 035 - 25.5.12
UN GIORNO CON VISTA SUL MONDO
Tutti questi cartelli stradali che indicano i posti più ameni e sconosciuti, e non ce n'è nemmeno uno che dica:
M O N D O
Lo cercherete invano.
Per questo oggi sono qui, al belvedere di La Morra nelle Langhe (CN), a osservare il mondo da un punto
in cui lo si vede quasi tutto.
Quest'onda di colli verdi e ocra, su cui le nuvole riposano prima di scendere al mare, è il ritratto della vita
come la vedo io...un fermo immagine in falso movimento, a cui assistiamo come spettatori si di una panca
da un minuto, provvisti di focaccia e di un diario ancora da scrivere.
La vita è panorama.
Là a destra, poco a Nord-Ovest di Serralunga Langhe, c'è uno sperone boscoso che si alza per 560 metri
circa senza un paese e con una sola strada, sterrata e diramata in una serie di sentieri. Là, da qualche parte,
in una casa fuori vista tra gli alberi vive l'Ultimo Filosofo Aborigeno.
Noel Serrani è emigrato in Australia con la famiglia nel 1953, quando aveva 5 anni. Per altri trenta è stato
guardiacaccia nell'Outback,ha allevato cavalli in una fattoria non lontano da Brisbane e da qualche tempo è
tornato quassù, dove per lui tutto è incominciato.
Una vita insieme agli Aborigeni gli ha insegnato a guardare alle cose come loro fanno da sempre, con quella
che il Popolo chiama la Coscienza del Sogno: il sapere di sognare quello che viviamo, e il pensare e agire di
conseguenza.
Serrani non scrive: le parole sono acqua, dice lui, e libere devono scivolare. Tocca agli altri ricordare quello
che ha detto (lo irrita veder prendere appunti) e fissarle più tardi e altrove.
"Chi ha capito meglio la vita è stato Pippo, quell'amico di Topolino che si finge stupido perchè l'altro non si
senta inferiore. Lui ha detto che è strano come una discesa, vista dal basso, assomigli a una salita."
"Un milione di persone fondano una religione, mille fanno una tendenza e uno si rende ridicolo."
"Ho visto cose che chiunque può immaginare. Ma ho immaginato cose che non può vedere chiunque."
"Il tempo è una nostra idea. Così convincente che invecchiamo e muoriamo per restare coerenti."
"La felicità è sopravvalutata. Il brasato al barolo dura meno, ma è una cosa straordinaria.
E certe volte dura anche anche un pò di più."
"Dio sogna il mondo, e il mondo sogna di Lui."
"Ora che abbiamo dimostrato tutto e il contrario di tutto ne sappiamo come prima, ma in maniera scientifica."
Ho conosciuto Noel qualche anno fa.
Non ho mai visto nessuno bere tanto Jack Daniels senza poi sbagliare un congiuntivo.
In paese mi hanno detto che nessuno lo ha più visto da molto tempo.
Mi domando se sia ancora là, da qualche parte tra i boschi e le rocce di cui sogna, e che forse sognano lui.
Janisch
UN GIORNO CON VISTA SUL MONDO
Tutti questi cartelli stradali che indicano i posti più ameni e sconosciuti, e non ce n'è nemmeno uno che dica:
M O N D O
Lo cercherete invano.
Per questo oggi sono qui, al belvedere di La Morra nelle Langhe (CN), a osservare il mondo da un punto
in cui lo si vede quasi tutto.
Quest'onda di colli verdi e ocra, su cui le nuvole riposano prima di scendere al mare, è il ritratto della vita
come la vedo io...un fermo immagine in falso movimento, a cui assistiamo come spettatori si di una panca
da un minuto, provvisti di focaccia e di un diario ancora da scrivere.
La vita è panorama.
Là a destra, poco a Nord-Ovest di Serralunga Langhe, c'è uno sperone boscoso che si alza per 560 metri
circa senza un paese e con una sola strada, sterrata e diramata in una serie di sentieri. Là, da qualche parte,
in una casa fuori vista tra gli alberi vive l'Ultimo Filosofo Aborigeno.
Noel Serrani è emigrato in Australia con la famiglia nel 1953, quando aveva 5 anni. Per altri trenta è stato
guardiacaccia nell'Outback,ha allevato cavalli in una fattoria non lontano da Brisbane e da qualche tempo è
tornato quassù, dove per lui tutto è incominciato.
Una vita insieme agli Aborigeni gli ha insegnato a guardare alle cose come loro fanno da sempre, con quella
che il Popolo chiama la Coscienza del Sogno: il sapere di sognare quello che viviamo, e il pensare e agire di
conseguenza.
Serrani non scrive: le parole sono acqua, dice lui, e libere devono scivolare. Tocca agli altri ricordare quello
che ha detto (lo irrita veder prendere appunti) e fissarle più tardi e altrove.
"Chi ha capito meglio la vita è stato Pippo, quell'amico di Topolino che si finge stupido perchè l'altro non si
senta inferiore. Lui ha detto che è strano come una discesa, vista dal basso, assomigli a una salita."
"Un milione di persone fondano una religione, mille fanno una tendenza e uno si rende ridicolo."
"Ho visto cose che chiunque può immaginare. Ma ho immaginato cose che non può vedere chiunque."
"Il tempo è una nostra idea. Così convincente che invecchiamo e muoriamo per restare coerenti."
"La felicità è sopravvalutata. Il brasato al barolo dura meno, ma è una cosa straordinaria.
E certe volte dura anche anche un pò di più."
"Dio sogna il mondo, e il mondo sogna di Lui."
"Ora che abbiamo dimostrato tutto e il contrario di tutto ne sappiamo come prima, ma in maniera scientifica."
Ho conosciuto Noel qualche anno fa.
Non ho mai visto nessuno bere tanto Jack Daniels senza poi sbagliare un congiuntivo.
In paese mi hanno detto che nessuno lo ha più visto da molto tempo.
Mi domando se sia ancora là, da qualche parte tra i boschi e le rocce di cui sogna, e che forse sognano lui.
Janisch
martedì 22 maggio 2012
ENTRY 0034
22.5.12
RADIO ZETA : L'ORA DEGLI INVISIBILI
Qui è Radio Zeta. Benvenuti all'Ora degli Invisibili.
Non è più notte, ma non è ancora giorno: le promesse della sera sono sfumate nel sonno, e là fuori le vie del mondo sono deserte come l'anima di un agente di borsa.
Queste sono le nostre parole, anche se probabilmente non ci sarà nessuno in giro ad ascoltarle. E quindi le
dedichiamo a tutte le persone che non esistono: come il mio amico Kovalsy, il Cavaliere Invisibile, l'uomo
dietro il volante la cui Pontiac arriva prima ancora di essere partita... o come Anderson, l'uomo senza età che
a volte dorme con il suo husky davanti alla Chiesa della Trinità, e che conosce a memoria ogni verso mai cantato dai Jethro Tull.
La vera notizia, per ora, è che non è successo niente.
Nessun pusher ubriaco ha parcheggiato su una fermata del bus gremita , nessun diciottenne ha stampato la BMW del papà evasore su una campana della raccolta vetro: nemmeno una mucca investita da un treno della
notte sulla linea Alessandria-Mortara-Milano.
Sfortunatamente, secondo il calendario maya questo è uno dei cinque segni della fine del mondo. Restiamo in
attesa degli altri quattro; voi, nel frattempo, fatevi dare dalla banca l'estratto conto prima possibile.
Un autocarro in fiamme è stato visto procedere a velocità sostenuta sulla corsia di emergenza della A7 tra
Novi Ligure e il raccordo autostradale della Val Scrivia. Un testimone ha detto di non aver visto nessuno alla
guida, ma la notizia per ora non è confermata.
Restiamo in attesa di aggiornamenti.
Qui Radio Zeta: e dato che non abbiamo sponsor, al posto della pubblicità vi offriamo una lunga pausa di silenzio, caso mai qualcuno di voi volesse approfittarne per pensare.
Noi siamo qui apposta, invisibili e sempre presenti, una voce ai confini del giorno.
(continua)
22.5.12
RADIO ZETA : L'ORA DEGLI INVISIBILI
Qui è Radio Zeta. Benvenuti all'Ora degli Invisibili.
Non è più notte, ma non è ancora giorno: le promesse della sera sono sfumate nel sonno, e là fuori le vie del mondo sono deserte come l'anima di un agente di borsa.
Queste sono le nostre parole, anche se probabilmente non ci sarà nessuno in giro ad ascoltarle. E quindi le
dedichiamo a tutte le persone che non esistono: come il mio amico Kovalsy, il Cavaliere Invisibile, l'uomo
dietro il volante la cui Pontiac arriva prima ancora di essere partita... o come Anderson, l'uomo senza età che
a volte dorme con il suo husky davanti alla Chiesa della Trinità, e che conosce a memoria ogni verso mai cantato dai Jethro Tull.
La vera notizia, per ora, è che non è successo niente.
Nessun pusher ubriaco ha parcheggiato su una fermata del bus gremita , nessun diciottenne ha stampato la BMW del papà evasore su una campana della raccolta vetro: nemmeno una mucca investita da un treno della
notte sulla linea Alessandria-Mortara-Milano.
Sfortunatamente, secondo il calendario maya questo è uno dei cinque segni della fine del mondo. Restiamo in
attesa degli altri quattro; voi, nel frattempo, fatevi dare dalla banca l'estratto conto prima possibile.
Un autocarro in fiamme è stato visto procedere a velocità sostenuta sulla corsia di emergenza della A7 tra
Novi Ligure e il raccordo autostradale della Val Scrivia. Un testimone ha detto di non aver visto nessuno alla
guida, ma la notizia per ora non è confermata.
Restiamo in attesa di aggiornamenti.
Qui Radio Zeta: e dato che non abbiamo sponsor, al posto della pubblicità vi offriamo una lunga pausa di silenzio, caso mai qualcuno di voi volesse approfittarne per pensare.
Noi siamo qui apposta, invisibili e sempre presenti, una voce ai confini del giorno.
(continua)
domenica 20 maggio 2012
ENTRY 0033
20.5.12
LA VITA SEGRETA DELLE VITTIME
Apocrifo di D.Janese,
pubblicato in ASTRALIA,Ananke 2007
E se io fossi questo...?
La metà di un uomo,
la metà di un sogno
la vita delle ferite
che grondano vento
al vuoto di una navata,
la metà degli angeli
morti alla fede,
riversi sull'altare.
Quando le lacrime
avevano occhi
avrei saputo piangere...
con loro avrei gridato:
"MADRE!
perchè non ci hai abbandonato?"
Ma angeli e idee
danno baci sfocati,
rimorsi soffiati
di vetro stanco,
carta di storie
che bruciano piano
morendo sommesse
alla memoria:
questo è il dolore
di metà del tempo,
la croce intagliata
nella cenere. L'amore
proibito al dubbio,
i ricordi di domani
negati al perdono.
Per tutti i fuochi che sono stati accesi sotto ciò che era diverso da noi.
Janisch
20.5.12
LA VITA SEGRETA DELLE VITTIME
Apocrifo di D.Janese,
pubblicato in ASTRALIA,Ananke 2007
E se io fossi questo...?
La metà di un uomo,
la metà di un sogno
la vita delle ferite
che grondano vento
al vuoto di una navata,
la metà degli angeli
morti alla fede,
riversi sull'altare.
Quando le lacrime
avevano occhi
avrei saputo piangere...
con loro avrei gridato:
"MADRE!
perchè non ci hai abbandonato?"
Ma angeli e idee
danno baci sfocati,
rimorsi soffiati
di vetro stanco,
carta di storie
che bruciano piano
morendo sommesse
alla memoria:
questo è il dolore
di metà del tempo,
la croce intagliata
nella cenere. L'amore
proibito al dubbio,
i ricordi di domani
negati al perdono.
Per tutti i fuochi che sono stati accesi sotto ciò che era diverso da noi.
Janisch
venerdì 18 maggio 2012
DIARIO INDACO: Lettere dal Fronte Invisibile: ENTRY 003218.5.12SULLA STRADA: IL VIAGGIO DI KO...
DIARIO INDACO: Lettere dal Fronte Invisibile: ENTRY 0032
18.5.12
SULLA STRADA: IL VIAGGIO DI KO...: ENTRY 0032 18.5.12 SULLA STRADA: IL VIAGGIO DI KOVALSKY - C'è una sola strada - era solito dire Kovalsky, a volte rigirando il collo di...
18.5.12
SULLA STRADA: IL VIAGGIO DI KO...: ENTRY 0032 18.5.12 SULLA STRADA: IL VIAGGIO DI KOVALSKY - C'è una sola strada - era solito dire Kovalsky, a volte rigirando il collo di...
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